Da ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna
Incontro a Goro sulla crisi del sistema bancario e le ultime novita’ per gli azionisti “azzerati”
Avanti tutta, sulla crisi del sistema bancario e le migliaia di azionisti Carife che attendono ancora risposte. Prossima tappa del ciclo di incontri che il Carroccio ha organizzato in sinergia con la Lega nazionale dei Consumatori sarà a Goro. Perché, dall’Alto Ferrarese al mare, sono ancora moltissime le persone che attendono risposte. «Non solo sul versante Carife – sottolinea il consigliere regionale della Lega Nord, Alan Fabbri – poiché stiamo seguendo da vicino anche le altre crisi del sistema bancario, come Veneto Banca e Popolare di Vicenza.» Alan Fabbri parlerà di tutto questo a Goro, in sala consigliare, mercoledì 15 marzo (alle ore 21), assieme al presidente della Lega nazionale dei Consumatori, Enrico Scarazzati, a Silvia Toffolo (responsabile dello sportello informativo aperto a Goro) ed al consigliere provinciale, Gino Soncini, mentre porterà il suo saluto anche il sindaco gorese, Diego Viviani. Come detto, il focus della serata sarà ancora una volta centrato sugli azionisti Carife «che potranno accedere all’arbitrato Consob – dice Fabbri – se dimostreranno di essere stati danneggiati e, in tal senso, stiamo cercando di trovare le strade possibili con i consumatori, sul piano normativo e emendativo». Altro capitolo: la crisi delle banche venete che, come dimensioni, hanno un’incidenza se possibile ancora maggiore rispetto alle quattro banche colpite dal Salva Banche. La Banca Popolare di Vicenza ha dato vita nei giorni scorsi ad un fondo di 30 milioni di euro, a sostegno degli azionisti “azzerati” che versano in condizioni di disagio, ma «dovremo cercare di capire – aggiunge Enrico Scarazzati della Lega Consumatori – in quanti hanno aderito all’offerta transativa». Con la quale, per intendersi, la banca vicentina sta cercando di chiudere il contenzioso con i soci che hanno investito in azioni della banca. Al momento, i numeri parlano di un’adesione attorno al 30% delle azioni interessate dalla proposta, mentre le manifestazioni di interesse sarebbero nell’ordine del 55%.
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