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Alan Fabbri (LN): “Mafia nigeriana radicata e guerra tra bande: il PD deve prenderne atto”

Articolo pubblicato il 4 Settembre 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


“Una guerra tra bande per lo spaccio di droga tiene in scacco Ferrara. La sanguinosa aggressione in strada a colpi di machete avvenuta un mese fa, non era frutto di una banale lite tra connazionali, ma l’ennesima prova della presenza della malavita organizzata nigeriana sul nostro territorio. Noi lo ripetiamo da tempo, ora è un’inchiesta a provarlo. Anche l’amministrazione comunale deve prenderne atto e agire di conseguenza avviando ogni pratica necessaria per definire il fenomeno e arginarlo, prima che sia troppo tardi”.

Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione, interviene sulle notizie relative all’agguato con machete avvenuto in via Morata, in zona Gad, del 30 luglio scorso ai danni di un nigeriano da parte di altri connazionali.

“Secondo quanto riportato dalla stampa, dall’inchiesta in corso risulta chiaro che il tentato omicidio nasce proprio da un regolamento di conti per una partita di droga e dallo scontro tra due bande, per la supremazia, il controllo e la gestione dei traffici illeciti”, aggiunge il consigliere.

“La presenza di queste bande di malviventi sarebbe tanto radicata e i loro rapporti così tesi da aver richiesto la necessità di una mediazione per una sorta di tregua da parte del presidente della comunità nigeriana”, continua Fabbri. “E’ chiaro che ci troviamo davanti ad un fenomeno radicato e pericoloso, a personaggi violenti che risolvono le loro beghe a coltellate”, e cosa ancora più grave “lo fanno in strada mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini”. E questo l’aspetto “davvero intollerabile: il fatto che siano i ferraresi a dover fare attenzione a non trovarsi in mezzo ad una sanguinosa rissa o ad un regolamento di conti”. Per Fabbri “davanti a questa fase di radicamento della malavita che è ancora più grave rispetto a quella della già inaccettabile attività criminale diffusa e capillare deve scattare l’allerta al massimo grado per i nostri amministratori che devono reagire ora con decisione e con forza, come avrebbero dovuto farlo in passato”. Ma forse “Tagliani e tutto il Pd che gestisce le istituzioni e non prende sul serio la questione preferisce attendere ancora per passare la patata bollente alla Lega, che li sostituirà dopo le amministrative del 2019”, conclude il capogruppo.

Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani