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Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia-Romagna

“Con questa rivolta organizzata la mafia nigeriana ha dato prova della violenza che può scatenare: vanno fermati per il bene di tutti i ferraresi, italiani e immigrati onesti, che chiedono sicurezza. L’assenza del sindaco Tagliani sul luogo degli scontri e il silenzio assordante di tutto il Pd la dicono lunga sulle responsabilità politiche di chi ha lasciato degenerare nell’impunità questo fenomeno pericolosissimo. Quello che è accaduto è frutto della miopia di chi continua a negare la realtà e del buonismo che ha lasciato spazio alla criminalità organizzata. Ora è necessario intervenire: bisogna dare un segnale forte, fare capire a questi criminali che la città non è di loro proprietà. Se i cittadini ci daranno fiducia Gad e sicurezza saranno al primo posto nell’agenda della Lega. Con un messaggio chiaro e inequivocabile: porte aperte e diritti garantiti a tutti gli immigrati per bene, via da Ferrara tutti i delinquenti”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, interviene dopo la difficile notte del quartiere Gad, messo a ferro e fuoco da un gruppo di nigeriani.

“E’ stata una notte difficile, per tutti, anche per i tanti stranieri, residenti nel quartiere e presenti nel nostro territorio e che chiedono sicurezza. Quanto accaduto rende concreto uno scenario drammatico che da tempo avevamo previsto: chi, se non una vera e propria organizzazione criminale può reclutare in così breve tempo quasi un centinaio di persone pronte a mettere la città a ferro e fuoco per vendicare la presunta morte accidentale di un membro del clan?”, sostiene Fabbri. “Chi può mandare in strada uomini che senza paura delle conseguenze lanciano minacce e avvertimenti di tipo mafioso alla nostra collettività?”, prosegue il consigliere.

“Non è questa la città che vogliamo. E’ ora di riportare a Ferrara ordine e sicurezza. Se saremo alla guida della città lo faremo utilizzando tutti gli strumenti che il decreto sicurezza ha messo concretamente a disposizione dei sindaci”, conclude Fabbri. “Oggi ringraziamo sentitamente i nostri militari e gli agenti delle tante pattuglie arrivate dalle città vicine, che con il loro intervento e a rischio della propria inclumità, hanno evitato il peggio”.

All’amministrazione che “solo qualche settimana fa aveva garantito pubblicamente che il fenomeno era in diminuzione e a Tagliani che ha sempre negato l’esistenza della mafia nigeriana, chiediamo conto del momento più basso mai toccato, fino ad oggi dalla città”, continua Fabbri. “Nè il sindaco nè gli assessori si sono preoccupati di raggiungere la zona durante quei concitati momenti e anzi, hanno preferito rintanarsi in un assordante e pesante silenzio. Ferrara merita di più. Noi siamo pronti”.

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