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Da Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Da ormai due anni la tratta del Po di Volano presenta problemi gravissimi e necessita di manutenzione, la Regione era a conoscenza del problema eppure il progetto per i lavori di dragaggio non è ancora stato presentato. Persino i consiglieri del Pd hanno dovuto sollecitare l’assessore regionale all’Ambiente sottolineando lo stato di emergenza, ma l’assessore Gazzolo si è limitata a rispondere che il progetto verrà presentato alle amministrazioni locali, guarda caso, la prossima settimana. Come sempre, l’amministrazione Pd sottostima gravemente le conseguenze della trascuratezza delle zone fluviali e costiere della nostra Regione, senza capire che si tratta di un territorio importante anche per le economie che sviluppa, danneggiate gravemente dai ritardi dell’ente”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione, interviene dopo la risposta data, questa mattina, in assemblea legislativa dall’assessore all’Ambiente Paola Gazzolo alla consigliera regionale Pd Marcella Zappaterra.
“L’assessore ha confermato che si sono svolti numerosi incontri non risolutivi con i soggetti del territorio interessati, ma poi si è limitata a rimandare ai prossimi giorni l’illustrazione di un progetto”, aggiunge Fabbri “tanto che la stessa Zappaterra si è detta solo parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta” mentre “a nostro avviso si tratta di una risposta completamente insufficiente, visto il lungo tempo trascorso dalla segnalazione del problema e la genericità delle intenzioni espresse”.
Per Fabbri “è necessario non perdere altro tempo”, ci auguriamo “per il bene del territorio che venga presentato un progetto non generico, ma puntuale per risolvere le criticità della navigabilità che persa sulle attività economiche connesse, con specificate chiaramente le risorse che verranno impiegate e i tempi di realizzo”.
Come noto “si tratta di rifare integralmente la banchina in località Codigoro e di mettere in opera il dragaggio dell’intero tratto, ormai necessario al ripristino della navigabilità”, conclude Fabbri.

“Non si tratta solo di un problema dei pescatori ma di tutto il mondo della nautica che già in passato il governo affossó a furia di ritardi e mancati interventi e che solo ultimamente, e faticosamente, sta recuperando grazie agli investimenti e ai sacrifici dei privati, che non vedono riconosciuti i loro sforzi”.

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