Alan Fabbri (Lega Nord): “Spaccio in centro storico: tolleranza zero. Più presidi e controllo di vicinato.
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Da Lega Nord Emilia Romagna
“Lo spaccio in centro storico non può essere tollerato: il sindaco intervenga subito informando i cittadini, rafforzando il presidio delle forze dell’ordine e promuovendo forme adeguate di controllo di vicinato nelle zone interessate”.
Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna interviene sulla grave situazione del centro storico di Ferrara, assediato da spacciatori che lavorano indisturbati ad ogni ora del giorno e della notte.
“Ora che, grazie all’impegno personale del segretario comunale della Lega Nord Nicola Lodi, la situazione è nota non può più essere ignorata”, spiega Fabbri. “E’ certamente necessario aumentare il presidio della polizia municipale nella zona del centro, ma per un fenomeno così sfuggente e diffuso, potrebbe non essere sufficiente”, aggiunge il capogruppo.
“C’è bisogno di un intervento concreto che preveda il coinvolgimento diretto dei cittadini, in particolare dei residenti della zona. Innanzitutto sindaco deve avviare una serie di incontri informativi per la cittadinanza e in collaborazione con le forze dell’ordine per fornire ai residenti tutte le informazioni utili ad individuare e contrastare il fenomeno”, aggiunge Fabbri.
“Inoltre il Comune dovrebbe promuovere la nascita di un comitato di residenti che, previa pianificazione coordinata con le forze dell’ordine e con la municipale, metta in atto in tutta la zona una forma di controllo di vicinato, da attivare con accordi specifici e secondo le norme vigenti, anche declinato sul problema spaccio”, conclude il capogruppo.
“Per dare vita ad un sistema efficace e senza rischi, ovviamente i cittadini hanno bisogno di un sostegno e di un indirizzo istituzionale. Per questo oltre a gestirne il coordinamento il sindaco dovrebbe anche sostenere l’iniziativa con un rafforzamento di uomini e di controlli nella zona. Bisogna evitare che anche questo fenomeno, frutto del degrado che ha già assediato altri quartieri della città, diventi endemico e impossibile da sradicare”.
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