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Alan Fabbri (Lega Nord): “Case alle giovani coppie: buona l’idea ma manca l’aggettivo italiane”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“Bene l’incentivo all’acquisto alla casa per le giovani coppie, ma alla frase manca un aggettivo: italiane. Se per ottenere 35.000 euro di sconto sull’acquisto di una casa non è necessaria la cittadinanza italiana, per almeno uno dei due soggetti, né la residenza storica sul territorio, la proposta della giunta altro non è che l’ennesimo regalo agli immigrati”.
Alan Fabbri capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna interviene sulla proposta approvata oggi in Assemblea legislativa denominata “Una casa alle giovani coppie ed altri nuclei familiari”, che prevede contributi fino a 35.000 euro da erogare alle imprese edili che aderiscono al progetto e da destinare, poi, all’acquisto di abitazioni da parte di determinati soggetti deboli, tra cui giovani coppie, nuclei monoparentali, nuclei familiari numerosi con minori ecc..
“E’ certamente positiva l’idea di erogare contributi per sostenere l’acquisto di abitazioni da parte di nuclei familiari che si sono appena formati”, spiega il capogruppo “ma così com’è formulata la proposta della giunta regionale non mantiene ciò che promette”. Quando si riferisce a giovani coppie “la proposta non specifica, infatti, la questione della cittadinanza e della residenzialità storica sul territorio”, aggiunge Fabbri, “dunque in teoria qualsiasi famiglia, anche da poco arrivata in Italia o residente fuori regione potrebbe aggiudicarsi questi importanti incentivi”. Per Fabbri si tratta “dell’ennesima beffa per i cittadini italiani” che va rimediata inserendo l’obbligo “per almeno uno dei due componenti della coppia di avere la cittadinanza italiana” e trattandosi di fondi regionali “va aggiunto anche il concetto di residenzialità: i beneficiari devono essere residenti da un determinato periodo in Emilia Romagna”, solo così “si potrà parlare davvero di un progetto che favorisce i giovani”.
Positivo, per Fabbri “il coinvolgimento delle imprese edili nel progetto, soprattutto se come previsto nella proposta, verranno incentivate al recupero dell’edilizia già presente”. Per dare sostanza al progetto “è però necessario aumentare le risorse stanziate per questa finalità rispetto ai 51 milioni di euro messi in campo negli ultimi anni per la realizzazione di alloggi di questo genere”.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)