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Da Lega Nord

“Ferrara è finita alla ribalta nazionale per le case popolari assegnate solo agli immigrati. Non c’è nulla da stupirsi: il Pd è stato coerente e ha mantenuto le promesse elettorali. Esattamente come ha fatto la Lega nei territori in cui governa, dove invece le case vanno a chi paga le tasse. Ora il sindaco Tagliani, può destinare subito ai ferraresi i tre alloggi confiscati alle mafie che si trovano sul territorio: lo farà o continuerà a discriminare i suoi cittadini?”.

Così il capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, Alan Fabbri, stigmatizza la situazione delle case popolari a Ferrara, divenuta caso nazionale per la sproporzione tra le assegnazioni: a fronte di una popolazione straniera che arriva al 10% gli alloggi Acer vengono assegnati per la maggior parte a immigrati, come dimostra la graduatoria dei punteggi, pubblicata sul sito del Comune, che vede solo due famiglie italiane assegnatarie tra i primi 20 nuclei in lista.

“Dove le amministrazioni sono a guida Pd ad essere emarginati sono gli italiani che vengono privati dei diritti e del welfare, a contrario dove amministra la Lega le case popolari vanno a chi paga le tasse”, sottolinea Fabbri. Lo dimostra l’esempio di Bondeno dove le proporzioni tra gli abitanti sono rispettate anche nell’assegnazione degli alloggi Acer: circa il 10% di stranieri residenti e l’80% degli alloggi popolari assegnati nell’ultima graduatoria agli italiani. “La vera scelta spetta ai cittadini, nel momento in cui sono chiamati al voto e devono eleggere il primo cittadino”.

Gli amministratori Pd, inoltre, “tentano di giustificarsi trincerandosi dietro i regolamenti per le assegnazioni che loro stessi hanno approvato”, rincara Fabbri.

“L’esempio di Bondeno dimostra, invece, che i regolamenti si possono modificare, basta la volontà politica”. Adesso però l’amministrazione di Ferrara ha modo di riscattarsi: “Secondo un recente censimento, nel ferrarese esistono tre appartamenti confiscati alle mafie: uno si trova a Ferrara, due a Comacchio. Secondo il piano del governo, e le disponibilità già sottolineate dall’assessore regionale Mezzetti, dovrebbero essere utilizzati per ospitare i richiedenti asilo. Il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, però, ha la facoltà di proporre progetti alternativi alla Regione e al Ministero, indirizzati magari alle famiglie residenti da più tempo in città o a quelle che da troppi anni aspettano l’assegnazione di un alloggio e sono ancora in coda alla lista”.

Nel modenese, anche amministratori del Pd (come per esempio la sindaca di Nonantola, Federica Nannetti, ripresa dai media locali) “hanno fatto notare che non necessariamente gli stabili confiscati devono essere destinati ai profughi, ma che ogni territorio ha la propria specificità da soddisfare”, conclude Fabbri. “E’ evidente che l’emergenza di Ferrara sia proprio la sperequazione abitativa a sfavore dei contribuenti: per Tagliani è l’occasione per dimostrare la propria buona fede. In caso contrario dovremo pensare ad un vero e proprio accanimento nei confronti degli italiani”.

Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

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