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Da: Ufficio Stampa

“Carife poteva essere salvata e il Pd pusillanime, se non in malafede, si è lasciato abbindolare dalle minacce dell’Europa su una questione che, per tante famiglie, si è poi trasformata in un dramma che si poteva evitare. Oggi il candidato sindaco del Pd piange lacrime di coccodrillo: ma dov’era in tutti questi anni di battaglie portate avanti dai risparmiatori e dalla Lega?”

Alan Fabbri, candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra interviene dopo la notizia della sentenza del Tribunale Europeo e l’annullamento della decisione della Commissione Ue su caso Tercas del 2014.

“La sentenza su Tercas dimostra che la soluzione ipotizzata inizialmente per Carife, con l’intervento del Fondo Interbancario era assolutamente legittima e avrebbe evitato il peggio. Il governo Renzi invece, si fermò davanti allo spauracchio agitato dalla Ue e con la solita scusadel ‘ce lo chiede l’Europa’ decise di azzerare migliaia di ferraresi mettendo in ginocchio un’intera provincia”, continua Fabbri.

“Ora che la verità è emersa chiediamo conto a chi, sul territorio, ha sempre appoggiato e difeso quella decisione”, prosegue il candidato “rappresentanti del Partito democratico che, ancora oggi, davanti alla volontà del governo di rimborsare i risparmiatori traditi, non perdono occasione per sottolineare i paletti e le difficoltà che, ancora una volta, l’Europa sta tentando di porre. Magari sperando che le cose non vadano a finire nel modo giusto, in modo da poter portare avanti la loro bieca strumentalizzazione politica”.

Anche al candidato sindaco del Pd “chiediamo un atto di responsabilità: invece di puntare il dito verso la Ue piangendo lacrime di coccodrillo, faccia un più onesto mea culpa, per essere rappresentante di un partito che non ha saputo difendere gli interessi dei propri cittadini”, conclude Fabbri “e spieghi ai ferraresi dov’era in tutti questi anni di battaglie in cui la Lega si è schierata a fianco dei risparmiatori”.

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