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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna capofila nella stesura delle Linee guida. L’assessore Gazzolo: “Fondamentale lavorare insieme, perché si tratta di problemi e sfide che travalicano i confini regionali e nazionali”.

Bologna – Fare fronte comune per difendere una risorsa preziosa dal punto di vista ambientale, ma anche turistico ed economico: il mare. Condividere su scala nazionale ed europea informazioni cartografiche, metodi e strumenti di contrasto all’erosione costiera e al cambiamento climatico.
Con questi obiettivi è stato istituito il Tavolo nazionale sull’erosione costiera – di cui fanno parte ministero dell’Ambiente, Regioni costiere, Ispra e comunità scientifica – che oggi si è riunito a Roma per siglare il Protocollo d’intesa che formalizza l’avvio dei lavori. All’Emilia-Romagna è stato affidato il coordinamento per la stesura delle Linee guida nazionali.
Il Tavolo nasce per volontà del ministero dell’Ambiente, in particolare del sottosegretario Silvia Velo, nell’ambito dell’attuazione della Strategia marina e della Carta di Livorno.
“Le sfide e i problemi che riguardano il mare e la costa travalicano i confini regionali e nazionali – afferma l’assessore regionale alle Politiche ambientali e Difesa della costa, Paola Gazzolo -. L’istituzione del Tavolo è in linea con la politica che la nostra Regione promuove da anni, anche attraverso la Carta di Bologna, sottoscritta nel 2007 e rinnovata nel 2012. Condividere le conoscenze e definire una strategia comune di gestione integrata dei litorali è infatti l’unica strada da percorrere per promuovere una vera ‘Crescita blu’. Ovvero – aggiunge Gazzolo – una crescita sostenibile, in grado di coniugare la tutela dell’ecosistema costiero con lo svolgimento delle attività economiche e sociali che fanno dei litorali e del mare, a partire dall’Adriatico, pilastri importanti per la vita delle nostre comunità”.
Un primo ambito su cui si testerà la capacità di sviluppare una progettualità internazionale in area mediterranea è quello del Bacino Adriatico, attraverso il ‘Programma Italia-Croazia 2104-2020’, che coinvolge 33 tra contee croate e province italiane – tra cui Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini – ed è finanziato dall’Unione europea.
“Anche in questo ambito – conclude l’assessore Gazzolo – porteremo l’esperienza maturata nei progetti di ripascimento costiero, a partire dall’ultimo in corso finanziato con 20 milioni di euro e che riguarda dieci chilometri di litorale, da Misano a Lido di Spina. Non si tratta solo di difendere la costa e l’ambiente, ma anche tutte le attività che ruotano attorno all’economia del mare, dal turismo alla pesca, dal trasporto alla logistica. Farlo insieme è un punto di partenza fondamentale per scambiare buone pratiche e ottenere fondi, anche sovranazionali, da destinare alla difesa delle coste”.

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