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Al via il secondo corso di autodifesa gratuito riservato alle studentesse e alle dipendenti di Unife

Articolo pubblicato il 27 Marzo 2014, Scritto da UNIVERSITA’ DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nell’ambito delle azioni positive sviluppate all’interno delle Politiche di Pari Opportunità, l’Università degli Studi di Ferrara promuove, in collaborazione con il CUS di Via Gramicia, il secondo corso gratuito di autodifesa femminile riservato alle studentesse e alle dipendenti dell’Ateneo, che unisce all’esercizio di tecniche pratiche anche l’approfondimento di aspetti psicologici e profili penalistici.

Come afferma Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità, “ la prima edizione del corso, che ha visto coinvolte 23 studentesse e 7 dipendenti dell’Ateneo, si è conclusa lo scorso 22 marzo con grande successo e soddisfazione delle partecipanti. In realtà, già durante la fase di lancio dell’iniziativa, abbiamo subito registrato numerose richieste di adesione. Così ci siamo immediatamente attivate per organizzarne una seconda edizione, per offrire un segnale positivo volto ad accogliere nel tempo il maggior numero di richieste. Anche questo nuovo ciclo si compone di 8 lezioni teorico/pratiche, che si terranno nelle serate di martedì 1, 8, 15, 29 aprile e 6, 13, 20, 27 maggio, dalle 18 alle 19,30, nei locali della Palestra Format di via Cassoli, 25 a Ferrara, a cura di Alessandro Misiani, Avvocato del Foro di Ferrara e Maestro di Kick Boxing. L’iniziativa sarà interamente finanziata dal CUS Ferrara, grazie alla sensibilità e disponibilità della Direttrice, Carla Parolini. Le partecipanti dovranno così sostenere unicamente l’onere di 5 Euro, corrispondente all’ attivazione della tessera CUS, se non già posseduta, per la copertura delle spese assicurative”.

“ Stiamo lavorando con gli organi preposti d’Ateneo, in particolare con il Consiglio di Parità, diretto da Silvia Borelli, e il Comitato Unico di Garanzia, diretto da Cinzia Mancini – conclude Fioravanti – per rendere stabile all’interno della nostra Università questa proposta formativa, utile per diffondere i valori del rispetto, della diversità e della legalità e contrastare la violenza e le discriminazioni”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani