Ultimamente, grazie alle ragazze della nazionale, in molti hanno seguito la pallavolo. Poi non importa che non abbiano vinto i mondiali; hanno dimostrato di essere forti, battendo anche chi poi ha vinto. Questo risultato ha ridato valore alla pallavolo, soprattutto femminile (ma anche il maschile è ben seguito).
A Ferrara la pallavolo era in passato uno sport importante che poteva contare su molti tifosi entusiasti di poter seguire il campionato di serie A1 nel maschile e di B1 nel femminile; ma ancora più importante è che anche ora tantissimi giocatori, a tutti i livelli, frequentano e amano questo sport (d’inverno in palestra e d’estate in spiaggia). A livello femminile è in assoluto il più seguito; non solo dalle centinaia di giocatrici tesserate, ma anche a livello giovanile e scolastico coinvolgendo migliaia di genitori e collaboratori di ogni genere. Si potrebbero citare tante società e ancor più squadre che sorrette da impegnati dirigenti ogni anno rivivono e rivitalizzano questo meraviglioso sport di squadra. Tante ammirevoli persone, bravi allenatori e soprattutto tante ragazze e ragazzi che lo praticano.
Chi ha seguito qualche partita potrà ben comprendere quanta determinazione, quanta grinta e soprattutto quanto spirito di gruppo si ritrova in questo sport.
E’ però triste accorgersi come il volley, in questo periodo di assenza di risultati sportivi di alto livello, sia abbastanza a margine della cronaca sportiva e viva nell’indifferenza di molti ferraresi. Anche tramite questo giornale ci aspettiamo sia condiviso lo spirito di questo articolo e si attivi una rinnovata attenzione perché questo sport non sia dimenticato. Andare con i propri figli a vedere una partita di pallavolo è molto bello; ancora più bello è andare a vedere una partita dei propri figli.
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Andrea Cirelli
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