Aiuti alle start-up, per la Camera di commercio il rilancio passa dalle giovani imprese
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da: ufficio stampa Cciaa Ferrara
Incentivi alle start-up al centro del programma di interventi per la crescita che la Camera di Commercio punta a varare entro il prossimo mese di febbraio. Gli esperti dell’Ente di Largo Castello, infatti, stanno ultimando, insieme ai referenti delle associazioni di categoria, il lavoro per la messa a punto di un pacchetto ad hoc di azioni per accelerare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, in particolare innovative. Misure quanto mai urgenti in un quadro economico, quello provinciale, a tinte fosche, dove la crisi ha spazzato via, nel 2013, oltre 2.300 imprese aziende e ha ridotto dal 2008 di oltre il 5% la quota di giovani under 30 titolari d’impresa.
Oltre 40 aspiranti imprenditori avranno la possibilità di beneficiare dei finanziamenti e dei servizi di accompagnamento previsti dal progetto Start up della Camera di Commercio. L’iniziativa, a regime, appunto, nel prossimo mese di febbraio, finanzierà, in particolare, le spese sostenute per parcelle notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa, la redazione del progetto d’impresa, la consulenza specialistica nelle aree del marketing, della logistica, della produzione, del personale, dell’organizzazione, dei sistemi informativi, economico-finanziaria e della contrattualistica, le analisi di mercato ed i processi di digitalizzazione. Creare insomma un vivaio, una sorta di ambiente protetto, dove giovani con il pallino del business possano coltivare le loro idee e metterle in pratica, utilizzando gli strumenti che pubblico e privato mettono a disposizione.
Intanto – fa sapere la Camera di Commercio – la crisi rende più pessimisti i ferraresi, soprattutto in fatto di lavoro: oggi solo poco più del 25% di essi considera il posto fisso un traguardo raggiungibile, contro il 43,4% che la pensava così nel 2011. Una soluzione cui i ferraresi pensano sempre di più sembra quella di trovare un’occupazione all’estero: uscire dai confini è una prospettiva che piace a quasi 1 ferrarese su 3.
A Ferrara, poi, sono 2.385 le imprese – con titolare over 70 – le imprese pronte al passaggio generazionale, di cui il 24,6% guidate da donne. “La continuità generazionale é un tema condiviso e diffuso – ha sottolineato Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara, perché rappresenta un valore per l’intero sistema economico e sociale, garantendo all’impresa di resistere e adattarsi nel tempo. Infatti, il passaggio generazionale significa anche cambiamento in quanto spesso i figli, in particolare le nuove generazioni, riescono a introdurre innovazioni nell’impresa e contribuiscono al consolidamento dell’azienda”.
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