Agrinsieme: preoccupazione per l’aumento del rischio idraulico nella nostra provincia
Tempo di lettura: 2 minuti
da: ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara
Le intense piogge degli scorsi giorni, che in poche ore hanno allagato gran parte delle campagne della nostra provincia sommergendo interi appezzamenti coltivati, nonché portato alla tracimazione di diversi canali e scoli, ha riacceso i riflettori sul problema del rischio idraulico. “Il rischio idraulico è una caratteristica del territorio ferrarese, in gran parte soggiacente rispetto al livello del mare e privo di pendenze naturali. L’opera compiuta dai Consorzi di bonifica è stata poderosa, ma è più che mai evidente la necessità di interventi di potenziamento delle strutture atte a proteggere il nostro territorio da disastri simili a quelli che sono accaduti recentemente in Liguria e Toscana – Ad affermarlo è Pier Carlo Scaramagli, alla guida di Agrinsieme Ferrara, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Fedagri-Confcooperative, Lega coop Agroalimentare e Agci-Agrital, che aggiunge – il tema degli anomali andamenti climatici oggi non può più essere definito come straordinarietà, in quanto la loro frequenza in questi ultimi anni lo impone di fatto come ordinarietà. Occorrono interventi di manutenzione straordinaria ed il potenziamento di canali, impianti idrovori, fognature, nonché la creazione di nuove opere per ridurre il livello di rischio che attualmente si è oggettivamente elevato. Occorre porre rimedio al naturale invecchiamento dell’enorme patrimonio rappresentato dall’insieme delle opere di bonifica, ma per fare questo – prosegue Scaramagli – occorrerebbe una maggiore attenzione pubblica che si concretizzasse in erogazioni finanziarie”. Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha recentemente stimato che per effettuare i più urgenti interventi di bonifica occorrerebbero circa 40 milioni di euro; ma non solo l’impegno pubblico ha ridotto progressivamente i propri finanziamenti, ora a rendere ancor più difficile la situazione economica dell’Ente si aggiunge Il versamento dell’ICI sugli impianti idrovori e manufatti di regolazione, che sottrae risorse alla sicurezza idraulica e nel contempo obbliga il Consorzio ad operare come un anomalo sostituto d’imposta a carico dei proprietari di case e terreni. Una recente sentenza della Cassazione obbliga infatti il Consorzio di Bonifica a pagare centinaia di migliaia di ero di ICI ai Comuni della provincia di Ferrara che hanno intrapreso tale iniziativa. Una vicenda iniziata anni fa, quando ancora i Consorzi della nostra provincia erano tre. “E’ auspicabile che i Comuni che riceveranno tali somme le investano nella sicurezza idraulica – conclude il Coordinatore provinciale di Agrinsieme – a tutela del nostro territorio e degli stessi cittadini”.
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it