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da: ufficio stampa Confagricoltura Ferrara

“E’ importante la continua azione di miglioramento organizzativo svolta dal Consorzio, anche se è necessario, in alcuni casi, un completamento ed affinamento di determinate procedure; vi è una costante riduzione delle voci variabili del personale, come quella degli straordinari, dei rimborsi chilometrici ed altre indennità, e questo è un elemento di indiscutibile positività”.
E’ questo il commento di Pier Carlo Scaramagli, coordinatore di Agrinsieme Ferrara, dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2014 del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. “Ciò nonostante – prosegue Scaramagli – non si può non esprimere preoccupazione per l’aumento dei costi energetici necessari al funzionamento delle idrovore, che in pochi anni hanno raddoppiato la loro incidenza percentuale sul bilancio, passando dal 10% al 20%, e ciò è dovuto all’andamento climatico ed ai continui aumenti tariffari; ma ancor più preoccupazione desta il contenzioso ICI/IMU in corso con alcuni Comuni del territorio ferrarese, relativamente all’inquadramento fiscale degli impianti e delle opere di bonifica in generale.
Proprio l’azione di questi Comuni non ha consentito ai conti del Consorzio di raggiungere quell’equilibrio che invece aveva contraddistinto i bilanci degli anni precedenti.
Senza voler entrare nel merito di valutazioni giuridiche di procedimenti in corso, oggi seguiti direttamente dall’ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue), Agrinsieme Ferrara non può che stigmatizzare l’iniziativa di quelle Amministrazioni che hanno innescato questo contenzioso, con la conseguente sottrazione di significative risorse da fondi e capitoli di spesa del Bilancio Consortile, che non può che condizionare, oggi ed in futuro, la capacità d’intervento dello stesso Consorzio nelle manutenzioni complessive del territorio.
A tale proposito tutte le Organizzazioni presenti in consiglio avevano fortemente richiesto che queste risorse non venissero disperse in interventi non prioritari, ma che fossero utilizzate specificatamente per la sicurezza idraulica.
Il Consorzio aveva a tal fine preparato un ampio elenco di lavori relativo a frane, ponti, viabilità, frutto di una raccolta di segnalazioni da parte degli stessi Comuni, cittadini, personale operativo.
Ma tutto ciò non ha avuto alcun esito – conclude il Coordinatore di Agrinsieme Ferrara – pertanto chiediamo con forza che i Comuni ed il Consorzio riaffrontino il tema, nell’interesse di tutti i consorziati da cui queste risorse direttamente provengono”.

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