AGRICOLTURA, M5S: FONDO DI MUTUALIZZAZIONE NAZIONALE FONDAMENTALE PER UNA EFFICIENTE GESTIONE DEL RISCHIO
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1° dicembre – “Il Fondo di mutualizzazione nazionale, previsto dalla Legge di Bilancio, ci permetterà di sostenere tutte le imprese agricole per i danni derivanti da eventi catastrofali come siccità, alluvioni o gelate, senza che le stesse debbano pagare nulla, e rappresenterà una rete di sicurezza che coprirà subito una prima parte del danno. Ringraziamo il ministro Patuanelli per la visione e la lungimiranza con cui sta affrontando un problema atavico, fornendo una soluzione concreta all’intero comparto agricolo. Il Fondo si avvarrà per il 30% di una quota di risorse proveniente dai pagamenti diretti della Politica Agricola Comune, a cui si aggiungerà il finanziamento Feasr per il restante 70% del costo della copertura”. Lo dichiarano i deputati Dedalo Pignatone e Pasquale Maglione, componenti M5S in commissione Agricoltura, a margine del question time di oggi in Aula a Montecitorio rivolto al ministro per le Politiche Agricole inerente le coperture assicurative in agricoltura.
“Dinanzi all’aumento degli eventi atmosferici avversi, su cui si stima solo nel 2021 una perdita per il comparto primario pari a circa 2 miliardi di euro – aggiungono -, avremo, dunque, già dal prossimo anno uno strumento in grado di sostenere le imprese in maniera più immediata e che si accompagnerà alle polizze assicurative o ai fondi di mutualizzazione attuati dagli agricoltori stessi. Questo strumento contribuirà alla diffusione delle coperture ai settori e nei territori attualmente sotto assicurati o per nulla assicurati, ma anche a diffondere la cultura della gestione del rischio nelle imprese agricole e a mantenere sul mercato un’offerta assicurativa in grado di far fronte alle richieste delle stesse”.
“A ciò dovrà accompagnarsi, necessariamente, un dialogo costante, e ci auguriamo proficuo, con le Regioni per l’attuazione di tutte le altre misure che concorrono alle gestione del rischio” concludono.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani