Da: Agenzia Stampa Giunta Regionale Emilia-Romagna
Agricoltura. Dal 6 settembre a Bologna torna il Sana, la manifestazione dedicata al biologico e al naturale. E l’Emilia-Romagna si scopre sempre più bio, con la Regione in prima linea per sostenerne la corsa, con incentivi e finanziamenti. L’assessore Caselli: “Incrementare l’agricoltura biologica è fondamentale per andare incontro ai consumatori e per l’ambiente”
L’agricoltura biologica dell’Emilia-Romagna in cifre:
Le imprese biologiche attive in regione al 31 dicembre 2018 sono 6284 (+9,1% rispetto all’anno
precedente, quando erano 5.555), di queste 5067 sono imprese agricole e 1217 preparatori.
Questi dati collocano l’Emilia-Romagna al primo posto tra le Regioni del Nord e quinta in Italia,
mentre è prima rispetto al numero di aziende di trasformazione.
Le aziende agricole biologiche sono equamente distribuite sul territorio regionale con una
preferenza nella zona collinare. La dimensione media dell’azienda biologica è in costante aumento:
nel 2018 è arrivata a 30,78 ha.
Se si guarda alle province quella con il numero maggiore di operatori si conferma Parma (1.086),
seguita nell’ordine da Forlì-Cesena (917), Bologna (872), Modena (795) e Piacenza (701).
Completano il quadro Reggio Emilia (674), Ferrara (504), Ravenna (404) e Rimini (331).
Venendo alle colture praticate la parte preponderante delle superfici coltivate a bio è destinata ai
seminativi (82%). Seguono prati e pascoli (15%), poi la vite (3%) e infine la frutta (2%). Non sono
quindi ancora molto praticate le colture di frutta fresca e quella in guscio.
Per quanto riguarda il settore zootecnico Le imprese agricole biologiche dedite anche
all’allevamento di almeno una specie animale con il metodo biologico sono 841 (erano 797 nel 2017,
+5,5%), il primato va alla provincia di Forlì-Cesena con 178 aziende.
L’allevamento più importante è quello del bovino da carne (381 allevamenti) e del bovino da latte
(158 allevamenti). Molto importante anche quello apistico con 124 imprese professionali e 28
amatoriali. In ripresa l’acquacoltura biologica con 21 imprese dedite alla acquacoltura animale
(erano 12 nel 2017) e una di produzione di alghe. Solido l’allevamento avicolo bio regionale con 23
imprese produttrici di uova, in lieve aumento anche gli allevamenti di polli e tacchini.
Complessivamente l’andamento del numero dei produttori biologici è in crescita da un decennio
con incremento molto evidente negli ultimi 3 anni. La crescita è immediatamente riconducibile al
sostegno previsto dalla misura 11 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Con il bando 2016 e il
bando 2018 e con i residui trascinamenti delle domande della programmazione precedente, sono
finanziate tutte le superfici per le quali sono state presentate domande ammissibili, cioè l’81% (circa
126.522 ha sul totale di oltre 155.942 ha biologici presenti in regione) e l’82% delle imprese agricole
biologiche regionali.
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