Acque reflue. L’Europa promuove l’Emilia-Romagna sulla qualità degli impianti, nessuna procedura di infrazione sulla depurazione.
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Da Regione Emilia Romagna
La Regione esclusa dalla procedura di infrazione sulla conformità del trattamento delle acque di scarico dei centri abitati con più di 2000 abitanti equivalenti. Gli interventi realizzati nei nove “agglomerati” oggi pienamente conformi alle direttive europee
Bologna – L’Europa promuove l’Emilia-Romagna e la esclude dalla procedura di infrazione sulla depurazione delle acque di scarico dei centri urbani con più di 2.000 abitanti equivalenti. Nove le località interessate dalla valutazione delle istituzioni comunitarie: Bagnacavallo-Villanova (RA), Fusignano (RA), Bagno di Romagna (FC), Bondeno (FE), Decima (BO), Fanano (MO), Fiumalbo (MO), Lizzano in Belvedere (BO) e San Bartolomeo in Bosco (BO) che da oggi anche per la la Ue sono completamente in regola. In Italia, solo il Molise e la Provincia di Bolzano sono fuori dalle procedure di infrazione.
“Si tratta di un risultato straordinario che ci colloca ai primi posti in Italia per la qualità delle acque reflue, frutto di un grande investimento di circa 17 milioni di euro messo in campo con Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti, e i Comuni”, commenta l’assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo.
II procedimento, avviato dall’Europa nel 2014, si riferiva agli “agglomerati” – cioè ai nuclei abitati urbani con un ‘carico’ di acque reflue equivalente a più’ di 2.000 abitanti – dove non era garantito il raggiungimento degli obiettivi di qualità nella depurazione fissati con la direttiva 91/271/CEE a causa di reti o impianti di trattamento non adeguati.
“Già prima che fosse attivata la procedura comunitaria, la Regione era al lavoro per assicurare il massimo dell’efficienza in tutti gli impianti e adeguarli alle norme”, conclude l’assessore. “Siamo orgogliosi di un risultato che premia il grande lavoro di squadra svolto con Atersir e Comuni: è la prova della serietà nelle scelte e dell’attenzione al raggiungimento degli obiettivi ambientali e di sostenibilità previsti dall’Europa”.
Gli interventi
Nel ravennate sono stati realizzati interventi di collettamento delle reti non depurate a Bagnacavallo- Villanova (800mila euro) e a Fusignano nella frazione di Maiano Nuovo (200mila euro).
A Bagno di Romagna (Fc) è stato portato a termine un nuovo impianto di depurazione (4,6 milioni di euro) mentre a San Giovanni in Persiceto (Bo), nella frazione di Decima, sono stati realizzati interventi per migliorare lo scarico dell’impianto (3,25 milioni). Sempre nel bolognese interventi di collettamento di reti non depurate sono stati realizzati a Lizzano in Belvedere (2,6 milioni).
A Bondeno, in provincia di Ferrara sono stati ultimate opere di collettamento dell’impianto centralizzato e di dismissione di due depuratori non adeguati (428mila euro) così come la frazione di San Bartolomeo in Bosco, in comune di Ferrara, è stata collegata all’impianto centralizzato di Galbanella (2,6 milioni).
Nel modenese sono stati realizzati due interventi: a Fanano la dismissione di impianti non adeguati e il collettamento all’impianto centralizzato (1,3 milioni). A Fiumalbo il collettamento delle reti all’impianto centralizzato e il suo adeguamento (1,1 milioni)./Eli.Col.
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