Accorpamento dei comuni: servono progressività e passaggi intermedi
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Da Forza Italia Ferrara
Rischia di passare in fretta nel dimenticatoio la proposta di accorpamento degli attuali 22 comuni, presentata dai principali sindacati presso la consulta economica della Provincia di Ferrara.
L’idea, peraltro già avanzata, è quella di accorpare le attuali municipalità per arrivare a 4 macro-comuni (città, Alto Ferrarese, Centro Nord, facente capo a Copparo e Basso Ferrarese di sud-est).
Il fine: utilizzare i fondi e gli incentivi messi a disposizione dallo Stato per reinvestirli principalmente sul welfare.
Il principio di per sé non è sbagliato, ma mancano dei passaggi intermedi: una progressione temporale, la definizione dei criteri di rappresentanza territoriale e dei livelli amministrativi intermedi. Si renderebbe poi necessaria la reintroduzione delle circoscrizioni, con conseguenti costi aggiuntivi. Diversamente sarebbe difficile pensare che per un buco su una strada a Masi Torello, si debba prendere una decisione a Comacchio.
Un minor numero di comuni si sarebbe già potuto avere se ci fosse stata una spinta maggiore nelle opportunità di fusione. Invece sono stati finora pochi i casi virtuosi in provincia di Ferrara, riferibili al momento ai soli Migliaro-Migliarino-Massa Fiscaglia, Mirabello – Sant’Agostino, oltre al possibile connubio Formignana-Tresigallo.
Un processo come quello auspicato dai sindacati sarebbe più prossimo all’attuazione se almeno si fosse arrivati a esperienze positive per le Unioni di Comuni, invece vediamo quanto sia difficile definire una strategia condivisa su questioni chiave nell’Alto Ferrarese, oltre alla crepa quasi insanabile creatasi nell’Unione Terre e Fiumi, nel Basso Ferrarese, dopo la presa di posizione di Jolanda di Savoia e le conseguenti frizioni sulla base dei costi dei servizi.
Quindi? La direzione tracciata è quella giusta, ma a mio avviso andrebbero incentivate maggiormente e per legge le fusioni dei comuni piccoli e confinanti (quelli sotto i 5000 abitanti) e parallelamente ragionare su Unioni di Comuni caratterizzate da una vera capacità amministrativa, in grado di ridurre i costi dei servizi, oltre che dotata di rappresentanza elettiva propria. Questo processo, molto più che le decisioni calate dall’alto, aiuterebbe a giungere a un assetto più consono al governo del territorio, analizzando solo in seguito ipotesi di accorpamento vero e proprio.
Paola Peruffo
Coordinatrice Provinciale
Forza Italia Ferrara

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