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Il crollo del Muro di Berlino mette fine a un grande inganno: il comunismo secondo Stalin e i suoi epigoni. Una mostro che, in patria, prima Krusciov e poi Gorbaciov con ‘glasnost’ e ‘perestroika’ (trasparenza e riforme) avevano cercato di picconare.
Nell’autunno berlinese, crolla il falso mito e travolge ciò che aveva generato: ingiustizie, opportunismi, orrori. Ma sotto le macerie ideologiche restano anche sani ideali; quelli, per esempio, che l’eurocomunismo – di cui Enrico Berlinguer fu alfiere – aveva cercato di alimentare. Quelli dei movimenti di base, estranei agli appetiti e alle logiche del potere. Oggi resta il sogno dei resistenti, il bisogno non sopito di una comunità fondata su principi di partecipazione, uguaglianza, solidarietà…

Giorgio-Gaber
Giorgio Gaber

Giorgio Gaber, Qualcuno era comunista

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Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

 

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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada


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