ACCORDI
Il giorno dopo il crollo.
Il brano musicale di oggi
Il crollo del Muro di Berlino mette fine a un grande inganno: il comunismo secondo Stalin e i suoi epigoni. Una mostro che, in patria, prima Krusciov e poi Gorbaciov con ‘glasnost’ e ‘perestroika’ (trasparenza e riforme) avevano cercato di picconare.
Nell’autunno berlinese, crolla il falso mito e travolge ciò che aveva generato: ingiustizie, opportunismi, orrori. Ma sotto le macerie ideologiche restano anche sani ideali; quelli, per esempio, che l’eurocomunismo – di cui Enrico Berlinguer fu alfiere – aveva cercato di alimentare. Quelli dei movimenti di base, estranei agli appetiti e alle logiche del potere. Oggi resta il sogno dei resistenti, il bisogno non sopito di una comunità fondata su principi di partecipazione, uguaglianza, solidarietà…

Giorgio Gaber, Qualcuno era comunista
[clicca sul titolo per ascoltare]
Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

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Sergio Gessi
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)