Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.
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“Sempre sopraffatti dalla ricerca spasmodica della migliore soluzione che ci permetta di mangiare, pagare l’affitto (o il mutuo), le bollette, mantenere figli o animali… che ci permetta di raggiungere quello stesso posto in cui lavoreremo per ore e ore senza comprendere che “quei soldi” non li vedremo mai… perché non esistono se li tocchiamo. Quando i nostri stipendi o nostri prestiti ci vengono consegnati, già non esistono, perché frutto a loro volta di altri debiti mai estinti… e dei quali non siamo responsabili! Così questo tenebroso ciclo aizzato dalle banche non avrà mai fine. Ma una speranza il Nord Europa ce la manda: gli islandesi hanno richiesto le dimissioni del governo che ha preso le decisioni che hanno condotto il Paese alla rovina, senza consapevolezza e senza saper dare spiegazioni plausibili ai loro elettori (quando dovrebbero rappresentare il volere dei cittadini)… e le HANNO OTTENUTE. Hanno chiesto le dimissioni della banca centrale… e le HANNO OTTENUTE. Hanno chiesto una legislazione fatta dai cittadini… e l’HANNO OTTENUTA, o quanto meno la stanno scrivendo tutti insieme anche grazie alla condivisione e la cooperazione su internet. In Italia il precedente giudiziario conta poco, se non nulla. In Gran Bretagna la legislazione è più immediata, sempre grazie al precedente giudiziario, ma rimane pur sempre a discrezione del giudice (relativamente all’influenza del primo ministro, ecc)
Ma se puntiamo i piedi, allora possiamo decidere quale sarà la strada che seguiremo.
Pensiero nato da una riflessione sulla realtà politica attuala italiana, che rispecchia quella dell’Europa continentale in genere, in antitesi a quella del Nord Europa, e in particolare quella degli “isolani”, cullata dalle note della cantautrice Nadia Comaneci che si è esibita ieri sera presso il Circolo Arci Bolognesi di Ferrara.
Selezione e commento di Cristiana Neglia, autrice del programma “Vernice” in onda il sabato dalle 12 alle14, ogni due settimane (attualmente sospeso). Il programma vuole essere una vetrina per la musica underground, prodotta in maniera autonoma e diffusa attraverso mezzi di comunicazione non sempre convenzionali.
Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.
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