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Da Organizzatori

La società leader nell’intermediazione assicurativa sosterrà la manifestazione anche per la
seconda edizione. Il presidente Giovanni Giudici: “Crediamo nel comparto e nella sua possibilità di sviluppo”

FERRARA – A&A, società veronese di intermediazione per le assicurazioni agricole, broker leader
nel ramo grandine sul mercato italiano, è uno dei main sponsor di FuturPera 2017. L’azienda, che propone una consulenza di alto livello ai produttori agricoli e opera con le principali compagnie assicurative, ha scelto di sostenere nuovamente la manifestazione, dopo essere stata uno dei principali sponsor della prima edizione dell’evento.
Una presenza importante, perché il tema assicurativo è cruciale per i produttori del comparto pericolo, ma «le problematiche legate all’eccesso di burocrazia per accedere ai contributi pubblici sono molte»,
spiega Giovanni Giudici, presidente di A&A.
«Crediamo fortemente nel settore agricolo e pensiamo che la pericoltura emiliano-romagnola abbia un valore e un potenziale enorme – afferma Giudici. Abbiamo scelto di sostenere una manifestazione che valorizza la produzione della pera e tutta la filiera, perché siamo presenti sul territorio, conosciamo le esigenze dei produttori e vorremmo che fossero pienamente soddisfatti e giustamente remunerati. Noi cerchiamo di contribuire, consigliando prodotti assicurativi personalizzati che mettono al sicuro il loro lavoro e cercando di affrontare e superare l’eccesso di burocrazia che affligge il mondo assicurativo agricolo».
«A livello italiano ed europeo c’è stata, negli ultimi anni, una giusta spinta per favorire la
protezione delle colture e il reddito delle aziende agricole. I contributi in teoria ci sono – osserva
il presidente di A&A – ma per ottenerli bisogna passare attraverso strettoie e passaggi burocratici.
Questo mette in difficoltà le aziende che non hanno disponibilità finanziaria per stipulare le assicurazioni, soprattutto quelle di piccole dimensioni, che avrebbero più interesse ad assicurare le colture, visto che grandine e calamità possono azzerare in un attimo la loro capacità di reddito. Sarebbe fondamentale un processo di semplificazione che renda più semplice l’accesso ai contributi e, dunque, alle assicurazioni, così da permettere ai produttori di salvaguardare totalmente la loro attività agricola. Adesso, peraltro, le possibilità sono molteplici: si va dall’assicurazione per il rischio base, quello della grandine che ormai è consolidato da una quarantina d’anni, alla protezione del reddito dalle oscillazioni di mercato, altrettanto imprevedibile come le calamità atmosferiche. Un ventaglio ampio di coperture –conclude Giudici – che l’agricoltore deve poter conoscere e cogliere pienamente, perché assicurarsi diventi una vera e propria buona abitudine del settore agricolo».

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