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A Unife il secondo incontro di UniTown, la Rete internazionale di città universitarie

Articolo pubblicato il 28 Febbraio 2014, Scritto da UNIVERSITA’ DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Studenti, docenti e rappresentanti di città europee a Unife per i due giorni dedicati all’internazionalizzazione

Una due giorni tutta internazionale quella che si svolgerà lunedì 3 e martedì 4 marzo all’Università di Ferrara. Sta infatti per iniziare il secondo appuntamento di UniTown, la Rete internazionale di città universitarie fondata ad ottobre 2013 dall’Università di Ferrara e dal Comune della nostra città per discutere e promuovere buone pratiche nel rapporto tra Comunità cittadina e Università.
“Obiettivo di Unitown – afferma Alessandro Somma, Delegato del Rettore per l’Internazionalizzazione – è realizzare una sempre più matura integrazione tra Città e Università nelle loro molteplici articolazioni. Un’integrazione fondata sul reciproco ascolto e sulla reciproca disponibilità ad azioni comuni originate dall’incontro tra amministrazione cittadina, società civile e politica, operatori economici, istituzioni culturali e componenti della comunità accademica, studenti in testa. Questa Rete ha ricadute di grande importanza in merito ai servizi agli studenti in mobilità internazionale, alla predisposizione di un’offerta didattica in lingua straniera e più in generale alla visibilità di Unife e delle sue articolazioni nel panorama accademico europeo”.
E proprio per consolidare la mission della giovane, ma già avviata Rete Unitown, al secondo incontro parteciperanno rappresentanti di Università, città e associazioni studentesche provenienti da Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Polonia e Portogallo.
“Si discuterà – conclude Somma – di rappresentanza politica degli studenti nelle amministrazioni cittadine, di prevenzione e risoluzione dei conflitti tra studenti e città, di ruolo degli studenti nelle associazioni di volontariato. Tra le finalità dell’incontro anche la presentazione di un progetto in ambito europeo”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani