Airone e Cerevisia addobbano Sala 2000 e CNA di Bondeno
C’è sempre un piano B, “E siccome ancora in piazza a far festa in tanti, insieme, non è bene andare abbiamo concordato la nostra presenza in un modo colorato e creativo e abbiamo addobbato – in accordo con il Comune di Bondeno e l’Assessore Piacentini – l’albero di Natale della Sala 2000” raccontano dal Centro Socio Riabilitativo per disabili “Airone” e il Centro Socio Occupazionale “Cerevisia” entrambi di Coop Serena Ferrara.
“La Sala 2000 di Bondeno è un luogo di cultura, di creatività, di energie dinamiche, per questo contribuire nel nostro piccolo, alla sua bellezza è stato un piacere ed un onore”, racconta la Coordinatrice dei Centri Angela Dianati.
Palline e addobbi, questa volta in ceramica rossa, anche per la CNA di Bondeno. Un simbolo che rappresenta un fatto: un percorso di collaborazione tra il nostro Centro Socio Occupazionale “Cerevisia” e CNA. Ad unirci l’artigianato, il mondo del lavoro, il futuro da alimentare e co- progettare insieme. Presenti alla consegna delle ceramiche i ragazzi del centro Cerevisia, il direttore di CNA di Bondeno, Filippo Botti ed i portavoce degli imprenditori del Direttivo Cna Alto ferrarese Nicola D’Andrea e Riccardo Diazzi. “Crediamo profondamente nel valore riabilitativo dell’artigianato come strumento riabilitativo ed inserimento sociale. Speriamo di collaborare a progetti congiunti nel futuro immediato” queste le parole del Presidente degli imprenditori Marco Pedini.
La co-progettazione come strumento quindi per sostenere l’attivazione e il coinvolgimento delle reti
territoriali nel lavoro in inclusione. “Una modalità che abbiamo a disposizione, a suo modo innovativa e partecipata, per ampliare l’offerta e il coinvolgimento in ambito sociale con istituzioni e associazioni di categoria” conclude Chiara Bertolasi la vice presidente di Cooperativa Serena, referente territoriale anche di Federsolidarietà/Confcooperative Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)