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A Milano spiccano le opere di artisti e intellettuali ferraresi. Tre mostre da vedere

Tempo di lettura: 2 minuti

Metti una passeggiata piacevolissima a Milano, un sabato pomeriggio d’aprile. Le vie attorno a corso Magenta sono vive e ricche di fermento, gente che entra ed esce da bar e caffè. Come ferrarese sei aperto a mille e vuoi respirare tutto il resto che c’è oltre le Mura della tua città. Allora visiti due mostre poco pubblicizzate, alcuni direbbero di nicchia, e guarda un po’, scopri che in entrambe sono esposte anche opere di artisti e intellettuali ferraresi.

Alla Fondazione Stelline, tra i quadri che mostrano i protagonisti della vita culturale del capoluogo lombardo nel periodo storico tra le due guerre, ritrovi De Chirico e De Pisis; due portoni più in là, la mostra sui cinquant’anni di cultura del Novecento (dal 1933 al 1983) visti attraverso i libri Einaudi, trovi nientemeno che la prima stampa del 1976 de “La strage di Peteano” di Gian Pietro Testa, giornalista e scrittore molto noto, amico che abbiamo il grande onore di avere tra i collaboratori della nostra testata. Dulcis in fundo, Palazzo Reale, la mostra “Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra” dove tra i grandi artisti europei fanno la loro figura diverse opere di Gaetano Previati.

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Locandina della mostra su “Le collezioni tra le due guerre”, a Milano
peteano-einaudi
La copertina della prima stampa Eiunaudi de “La strage di Peteano” di Gian Pietro Testa
Locandina della mostra sul Simbolismo a Palazzo Reale, Milano

E ti si apre il cuore, un palpito, era ciò che desideravi: ti senti un po’ milanese anche tu, italiano, europeo… l’eccellenza culturale travalica il tempo e i luoghi.

Gallerie milanesi tra le due guerre“, fino al 22 maggio alla Fondazione Stelline, corso Magenta 61, Milano

I Libri Einaudi 1933-1983“, fino al 23 aprile, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, corso Magenta 59, Milano

Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra“, fino al 5 giugno, Palazzo Reale, Piazza Duomo 12, Milano

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)