A Città del Vaticano i più grandi bevitori di vino al mondo
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Da anni Francia e Italia si contendono il primato della classifica dei maggiori produttori mondiali di vino, in un’alternanza che ha dato vita a una sfida ormai da tempo apparentemente senza grosse sorprese.
Il colpo di scena invece non è mancato alla pubblicazione degli ultimi dati, relativi al 2011, che riguardano questa volta la classifica dei maggiori bevitori di vino, stilata dal California Wine Institute e riportata da Winenews, autorevole agenzia quotidiana di comunicazione sul mondo del wine & food. Al di là di ogni aspettativa, i maggiori bevitori di vino al mondo sono risultati gli abitanti della Città del Vaticano, 836 anime (inclusi i circa 250 residenti non cittadini) che occupano un territorio di 0,44 chilometri quadrati all’interno della città di Roma. Con 62,2 litri a persona, gli abitanti del più piccolo paese del mondo superano Andorra, microstato dei Pirenei, al secondo posto con 50,4 litri per 85.000 abitanti. La Francia, colosso del mercato, si trova al quinto posto con 45,6 litri, che equivalgono a 7 miliardi di bottiglie. L’Italia, altro “big” del settore, si aggiudica il nono posto, con 37,6 litri, di pochissimo sotto la Svizzera.
Questa situazione non rispecchia però la graduatoria dei maggiori produttori di vino, che vede nel 2011 in testa la Francia, seguita da Italia, Spagna e Stati Uniti (e dalla Cina, che si fa sempre più vicina).
Ma i grandi produttori sono anche forti bevitori? Se la risposta è affermativa per francesi e italiani, troviamo gli spagnoli solo al 31° posto con 21,6 litri a testa, e gli americani addirittura al 62° con 10,5 litri. La Cina, quinto produttore mondiale di vino, nell’ordine del consumo individuale si piazza 139esima su 224 paesi riportati nella classifica del California Wine Institute, con un consumo pro capite di soli 0,6 litri. Ma i numeri della Cina, si sa, sono enormi, e crescono continuamente. Rispetto al consumo totale di vino, i cinesi battono tutti, con 1865 miliardi di bottiglie di vino vendute (soprattutto rosso). Un dato che non sconvolge, vista la superiorità numerica del paese asiatico, ma che testimonia il crescente interesse della Cina per questo prodotto.
Di fronte ai grandi primati della Repubblica Popolare, che coinvolgono oggi anche il mercato vinicolo, il primato della piccola monarchia cattolica appare ancora più stupefacente, ma è forse destinato, anche se nel lungo periodo, a cedere il passo.
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Francesca Carpanelli
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