da: ufficio stampa Comune di Comacchio
Un altro traguardo è stato raggiunto martedì sera in direzione della riapertura della salina di Comacchio, luogo simbolico per eccellenza degli antichi mestieri e tradizioni locali. Dopo l’inaugurazione della Torre Rossa e del laboratorio didattico, la consegna degli attestati a coloro che hanno frequentato il corso de “Il salinaro di Comacchio, custode secolare del sale dei Longobardi”, rappresenta una tappa ulteriore di un percorso volto a riaprire e a valorizzare la salina, in un’ottica di fruizione turistica. “Vogliamo tramandare la tradizione del sale, riqualificando questo luogo straordinario – ha commentato il dirigente del settore cultura e turismo Roberto Cantagalli, prima della consegna degli attestati -, richiamando i turisti e coinvolgendo le scuole. Voi siete l’anima della salina – ha aggiunto Cantagalli, rivolgendosi ai nuovi salinari -. Ora va individuata un’associazione di supporto, che metterà a disposizione competenze e conoscenze.” L’Amministrazione Comunale emanerà nel breve un avviso pubblico, finalizzato a dare vita all’associazione, che gestirà le attività didattiche in salina, erogando un contributo teso a coprire le spese vive. Il percorso prosegue sempre in collaborazione con la salina di Cervia. Il Sindaco Marco Fabbri, entusiasta per la partecipazione numerosa al corso di formazione promosso dall’Amministrazione Comunale, dopo aver ricordato che per molti anni la salina è rimasta inattiva, si è rallegrato perchè “questo luogo finalmente, grazie a voi, tornerà a vivere e ad essere fruibile in chiave turistica. Questa è un’occasione straordinaria per Comacchio di fare squadra – ha aggiunto il Primo Cittadino -. In questi mesi si sono formate sinergie, amicizie e rapporti umani che potranno consolidarsi nel tempo.” E’ stato infine rivolto un applauso caloroso a Luigi Cavallari, uno degli ultimi salinari, che si è rimesso in gioco per far rivivere la salina, insieme ai giovani partecipanti al corso di formazione. Nei mesi scorsi un accordo siglato tra il Comune di Comacchio, l’Ente di gestione per i Parchi e le biodiversità Delta del Po ed il Cadf, ha consentito di effettuare una serie di interventi, per un importo complessivo pari a 150mila euro di messa in sicurezza del sito con il ripristino degli argini, franati dopo la mareggiata del febbraio 2015. Il Cadf, ente incaricato di eseguire le opere, ha contestualmente realizzato l’impianto di depurazione ed il sistema di regimentazione delle acque con l’installazione di una nuova pompa idraulica. Dalla strada statale Romea è stata inoltre veicolata l’acqua potabile, mediante la realizzazione di una nuova condotta interrata. Il laboratorio didattico è stato sottoposto ad un radicale intervento di ristrutturazione ed ammodernamento con arredi funzionali alle attività, dedicate ai turisti e alle scuole. “C’è l’impegno dell’Amministrazione Comunale – ha concluso il Sindaco -, di investire in nuove risorse, per recuperare ulteriormente questo sito, attraverso candidature a progettualità comunitarie, proprio come si è mosso il Comune di Cervia, con il quale peraltro è già stato siglato un accordo di collaborazione. E’ un luogo da preservare e da qualificare dal punto di vista identitario.” La foto di gruppo a ridosso delle vasche nelle quali il mese scorso è stata reimmessa l’acqua necessaria a riavviare il ciclo di produzione del sale, ha rappresentato il momento di chiusura della cerimonia di consegna degli attestati ai neo-promossi salinari.
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