da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna
L’Emilia-Romagna è al primo posto in Italia per numero di nuovi donatori di midollo, con oltre 5000 “arruolati” nel 2015 e più di 3000 nei primi sei mesi del 2016. Diciotto le donazioni avvenute lo scorso anno dal Registro regionale. L’assessore Venturi: “Un’intesa che conferma l’importanza e il ruolo del volontariato nel Sistema sanitario regionale”
Bologna – Azzerare le liste d’attesa dei donatori di midollo osseo, in attesa di essere tipizzati, attraverso il prelievo salivare e “reclutarne” circa 6000 nuovi all’anno. Sono questi, in sintesi, i principali obiettivi del rapporto di collaborazione tra Regione e Admo (Associazione donatori midollo osseo) Emilia-Romagna onlus, presentato oggi.
Le cifre, prima di tutto: l’Emilia-Romagna è al primo posto in Italia per numero di nuovi donatori di midollo osseo. Gli “arruolati” nel 2015 sono stati, infatti, ben 5.090, con un’età media molto bassa: il 70% degli iscritti nel Registro regionale ha tra i 18 e i 25 anni. Dal primo gennaio al 30 giugno 2016, Admo ha già “reclutato” più di 3000 nuovi donatori. Numeri, questi, estremamente positivi, frutto di modalità d’intervento innovative – il prelievo di saliva tramite un apposito kit – concordate tra Admo e Regione, che vengono ora formalizzate nel rapporto.
“Quest’intesa conferma l’importanza e il ruolo del volontariato nel Sistema sanitario regionale- ha commentato durante la conferenza stampa l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi- . Così come per il sangue, donare organi, tessuto e midollo osseo è un gesto importantissimo, di alto valore sociale ed etico. Per questo è importante rendere più agile l’intero sistema del trapianto di midollo, eliminando le liste d’attesa dei potenziali donatori e coinvolgendone di nuovi”.
“Aumentando in modo considerevole il numero dei donatori, si aumenta la possibilità, per chi è in attesa di trapianto, di trovare un donatore compatibile” ha sottolineato Rita Malavolta, presidente di Admo Emilia-Romagna e nazionale. “E, quindi, di avere una speranza di vita”.
Negli ultimi anni, in alcune province dell’Emilia-Romagna si erano create liste di donatori di midollo osseo in attesa di prelievo per la tipizzazione HLA, cioè l’esame necessario per poter stabilire il grado di compatibilità tra un donatore e un paziente che necessita di trapianto. Nel 2014 le liste presenti a Parma e Modena (per un totale di 2000 persone) sono state ridotte attraverso l’intervento di Admo Emilia-Romagna onlus che, in occasione di eventi e manifestazioni, ha raccolto i potenziali donatori ed eseguito i prelievi con il tampone salivare, con personale sanitario volontario appositamente formato. Tutti i campioni sono stati poi inviati al Laboratorio di Immunogenetica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Il prelievo salivare ha rappresentato dunque uno strumento utile, che viene proposto come modello di integrazione al prelievo di sangue, così da evitare lunghe attese di potenziali donatori che non vengono chiamati in tempi brevi dal Centro Donatori. Inoltre, l’aver fatto confluire tutti i prelievi di saliva al Laboratorio di Immunogenetica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna ha fatto sì che le iscrizioni dei donatori avvenissero in modo continuativo, con il risultato che nel 2015 il Registro regionale dell’Emilia-Romagna e il Centro Donatori di Bologna sono stati quelli che hanno fornito il maggior numero di nuove iscrizioni a livello italiano.
Il Registro regionale dell’Emilia-Romagna: i numeri delle donazioni
Il Registro regionale dell’Emilia-Romagna è parte integrante del Registro italiano donatori di midollo osseo (internazionalmente noto come Italian Bone Marrow Donor Registry, o IBMDR) e del circuito internazionale del Bone Marrow Donor Worldwide Registry (BMDW) per la ricerca di un donatore compatibile per un paziente in attesa del trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE). Dall’inizio della sua attività, nel 1991, il Registro regionale ha contribuito con 282 donazioni e, dal 2013 al 2105, rispettivamente con 17, 9 e 18 donazioni all’anno.
Il rapporto di collaborazione: contenuti e obiettivi
Sulla base dei risultati raggiunti, viene formalizzato il rapporto di collaborazione tra Regione e Admo, con una serie di obiettivi precisi: azzerare le liste d’attesa presenti in Emilia-Romagna (attualmente, sono 400 le persone) attraverso il prelievo dei campioni di saliva (campioni che verranno poi inviati al Laboratorio di Immunogenetica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola-Malpighi di Bologna) e pianificare il “reclutamento” da parte di Admo di circa 6000 nuovi donatori l’anno, che verranno tipizzati con il prelievo salivare. Il rapporto stabilisce inoltre un termine massimo di 15 giorni per la tipizzazione dei prelievi di sangue che vengono fatti nelle diverse sedi regionali; in caso di impossibilità dei Laboratori di Immunogenetica di riferimento, dovranno essere inviati al Laboratorio di Immunogenetica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna. L’accordo prevede che, a partire dal primo gennaio 2017, l’intera attività del Registro regionale dei donatori di midollo osseo venga centralizzata sull’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, ovvero tutti i campioni verranno tipizzati al Sant’Orsola-Malpighi. Nello specifico, sarà proprio l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna a elaborare e sottoscrivere una specifica convenzione con Admo Emilia-Romagna onlus per raggiungere questi obiettivi, per conto della Regione, svolgendo funzioni di coordinamento dell’attività. Sempre in base all’accordo, ad Admo verrà garantito un rimborso di 59mila euro per i 6000 nuovi donatori previsti per l’anno 2016, per ciascun kit utilizzato per il prelievo del campione salivare e l’invio al Laboratorio di Immunogenetica dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Bologna.
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