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da: Movimento 5 Stelle Ferrara

Dopo aver deciso di abbattere un’ottantina di alberi in città ed aver permesso di incenerire 12 mila
tonnellate di rifiuti pugliesi nei prossimi due mesi, peraltro proprio nei mesi in cui, per il caldo,
l’aria è più stagnante, il PD incomincia a rendersi conto del danno ambientale e del disagio dei
cittadini e, con estremo ritardo, se ne esce con un Ordine del Giorno in cui si parla vagamente di
“interventi di compensazione”, tanto per imbellettare l’ennesimo provvedimento inconsistente.
Il M5S ha da subito denunciato il business dell’immondizia e l’inevitabile conseguente rischio di un
ulteriore peggioramento della qualità dell’aria presentando un Ordine del Giorno in cui si richiede
che i fondi che riceveremo dalla Puglia vengano impiegati per un’indagine epidemiologica affidata
a enti super partes poiché lo studio Moniter del 2011 venne commissionato dalla Regione, la stessa
che approva un Piano Rifiuti che, appellandosi a una finta “solidarietà”, permette la transumanza di
tonnellate di pattume su e giù per la penisola sostenendo, di fatto, l’enorme business delle potenti (e
politicamente fedeli) multiutility IREN e HERA.
Disapproviamo la politica della “botte piena e della moglie ubriaca”. Non si può preparare
scientemente l’aumento dell’incenerimento dei rifiuti (altrimenti perché triplicare la portata
dell’inceneritore?) e poi nascondersi dietro a generici e demagogici O.d.G. “salvafaccia” quando il
clima politico e soprattutto sociale si surriscalda.
Se davvero al PD ferrarese (Assessore Ferri in testa) fosse importato qualcosa della salute dei
cittadini, avrebbero potuto e dovuto iniziare a preoccuparsene molto prima. La decisione di
accettare i rifiuti pugliesi non è stata certo presa mercoledì scorso dalla nostra Amministrazione,
c’era tutto il tempo per preparare il documento. Lo stesso Comitato Scientifico Moniter nel 2011
richiedeva “l’adozione di politiche di gestione dei rifiuti che non creino ulteriore domanda di
incenerimento” e “attenzione verso le istanze delle popolazioni interessate, la concertazione di
decisioni in materia e la trasparenza dei processi decisionali rilevanti”. Solo ora che l’opposizione si
è fatta sentire energicamente, al fianco di molti cittadini preoccupati, il PD corre ai ripari in modo
goffo e improvvisato.
Nell’O.d.G. prende atto del “disagio per i cittadini del territorio in cui è insediato l’impianto, in
termini di incremento del traffico e di emissioni” e chiede “un attento monitoraggio … per garantire
il rispetto dei valori di emissione…”. Questo significa, come il M5S, tutti i movimenti e cittadini
ambientalisti sostengono da tempo, che a maggiore combustione corrisponde maggiore emissione,
sia dell’inceneritore che dei mezzi di trasporto pesanti impiegati.
All’ancora scarsa organizzazione della raccolta differenziata rifiuti e alla mancata applicazione
tempestiva della tariffazione puntuale (che non fa comodo a Hera), si aggiunge una sorta di
disprezzo per quanti si impegnano a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati. Il messaggio è
chiaro: il rifiuto che non produci tu per mantenere l’inceneritore in piena efficienza lo rimpiazziamo
facilmente con quello importato per “spirito di solidarietà” da altri regioni.
Il M5S invita chiunque abbia a cuore questo tema a partecipare all’Agorà pubblica che si terrà
mercoledì 13 luglio alle ore 21 in piazza Municipale a Ferrara. La serata sarà dedicata
all’emergenza rifiuti destinata a spostarsi da Brindisi a Ferrara, con 12 mila tonnellate di rifiuti da
incenerire e respirare a pieni polmoni

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