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da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

Il Governo di Roma si sarebbe preso un primo impegno importante quanto formale per salvaguardare e tutelare – una sorta di cerotto istituzionale – il settore balneare italiano composto da una miriade di imprese a carattere familiare: un passaggio atteso dagli operatori anche se non sarebbero stati specificati, oggi, i tempi esatti (si parla d un periodo congruo di anni) del periodo transitorio che il ministro Costa intende adottare per rispondere almeno in parte alle richieste di intervento sollecitate da tempo dalle associazioni di categoria ed in primis dal Sib Confcommercio presente all’incontro romano con il suo presidente regionale dell’Emilia Romagna Simone Battistoni. Queste le notizie che rimbalzano a margine dell’incontro tra i rappresentanti del Governo e le associazioni degli operatori balneari italiani.
“E’ un primo spiraglio – informa a caldo il referente del Sib Confcommercio di Porto Garibaldi, Giuseppe Carli, da sempre in prima linea con Ascom Confcommercio Ferrara sulle questioni degli operatori balneari – Il ministro Costa ha garantito un intervento a salvaguardia delle attività balneari che dovrebbe essere presentato il giorno dopo il pronunciamento della Corte europea – il 14 luglio – sulla concessione o meno della proroga al 2020. Ora attendiamo che alle rassicurazioni del Ministro seguano atti concreti, magari copiando quanto fatto in Spagna” auspica Carli.
“Siamo impegnati- aggiunge dal canto suo Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – in un lavoro quotidiano di valorizzazione della nostra costa e non mancheremo di intensificare questo nostro lavoro a sostegno degli imprenditori e delle famiglie del settore”
Tra le ipotesi governative che erano circolate negli ambienti anche quella di una proroga dai 10 ai 15 anni per le concessioni esistenti (come periodo transitorio) e la possibilità di valorizzare gli stabilimenti con apposite perizie legali che certificassero formalmente il valore degli investimenti effettuati da intere generazioni di famiglie costituendo cosi una giusta forma di indennizzo in caso di asta. Come si ricorderà le associazioni avevano chiesto al Governo un doppio binario: periodo transitorio di 30 anni per le vecchie concessioni, la messa a bando delle nuove concessioni e più in generale il superamento del dispositivo della Bolkenstein.

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