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da: Movimento 5 Stelle Ferrara

E’ l’assessora regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo a dare la notizia, nel silenzio delle autorità cittadine: dalla Puglia arriveranno 12.000 tonnellate di rifiuti (400 tonnellate al giorno, per sei giorni alla settimana, dal 12 luglio alla prima settimana di settembre), destinate all’inceneritore di Ferrara. Oltre a 8.000 tonnellate destinate all’impianto di Bologna.
Si delinea con chiarezza il piano “a tutela della salute e dell’ambiente” del PD: prima triplicano l’inceneritore, sovradimensionandolo rispetto alle esigenze del territorio; ora, poggiando sullo scellerato art. 35 del decreto Sblocca Italia, che prevede che tutti gli inceneritori divengano “insediamenti strategici di preminente interesse nazionale”, potenziano il business dell’immondizia, al quale non si deve e non si può rinunciare, anche a costo di raccogliere spazzatura da altre regioni. Sulla pelle dei cittadini ferraresi.
Il M5S nella Quarta Commissione consiliare del mese scorso sulla realizzazione del programma Tariffa Puntuale si è espresso chiaramente contro la politica delle importazioni di rifiuti da altre regioni che vanifica ogni sforzo di implementare riciclo e tariffa puntuale. E oggi si conferma la schizofrenia subalterna alle connivenze di partito dell’Assessorato all’Ambiente che subisce supinamente questo oltraggio all’interesse di Salute Pubblica della Cittadinanza di Ferrara, accettando ancora una volta ,peraltro contro la Risoluzione di Consiglio del 1 dicembre 2014, l’importazione di rifiuti da altre Regioni, giustificate da situazioni definite di emergenza sanitaria. Per fare chiarezza su questo, il M5S ha presentato il 16 giugno scorso una interrogazione.
E che dire della temporaneità dell’aiuto? Che cosa succederà tra oggi e la prima settimana di settembre quando,ci viene detto, il flusso di spazzatura si interromperà? La Regione afferma che l’importazione di 20.000 ton sarà solo per un periodo limitato fino a settembre, ma cosa succederà se l’inceneritore pugliese continuerà ad esser sotto sequestro o altri, su e giù per la penisola, subiranno la stessa sorte? Come faccia la Gazzolo ad affermare che questa situazione cesserà a settembre risulta oscuro, ma soprattutto: quale autorità – e con quali parametri – stabilisce che si tratta di un caso di emergenza sanitaria? La Regione stessa?
C’è poi la foglia di fico del richiamo al ritorno economico: la Puglia trasferirà ai Comuni di Bologna e Ferrara i proventi della tassazione ordinaria sui rifiuti prevista per i cittadini, più un ristoro ambientale di 14 euro a tonnellata. Certo non ci è dato sapere se e come i ferraresi ne avranno un beneficio, mentre è una certezza che l’emergenza sanitaria ( sempre che sia dimostrabile) è destinata a spostarsi e aggravarsi sul territorio ferrarese, in cui le criticità della qualità dell’aria sono tristemente note e croniche . E’lecito chiedersi se sia accettabile ed etico pagare in denaro un bene prezioso come la salute. Denaro contro incenerimento!
Tutte le regioni meridionali gestite dal PD sono in stato di emergenza e con questo sistema, a 20 tonnellate alla volta, invieranno i loro rifiuti alle regioni PD del Nord attraverso le multi utility amiche Hera e Iren, poltronifici esclusivi. Il disegno PD per la gestione “virtuosa” dei rifiuti,le cui basi sono già state gettate dalla legge Orlando, è ormai spudoratamente palese.
Il M5S ha una posizione chiara: ogni Regione deve essere messa nella condizione di gestire il ciclo dei rifiuti autonomamente. Come affermato dal Gruppo Assembleare M5S Emilia-Romagna “il piano rifiuti è una favola senza senso. E’ senz’altro ricco di obiettivi ambiziosi, ma è contraddetto dalla legge nella quale non ci sono riferimenti alla chiusura degli inceneritori. Il PD ha bocciato in tal senso le nostre proposte di inserimento di una scadenza specifica di spegnimento in rapporto agli obiettivi di riciclaggio raggiunti. Possiamo scommettere che da qui al 2020 non verrà chiuso nemmeno uno degli otto impianti disseminati nella nostra regione: riclassificati tutti come R1, ora sono considerati impianti produttori di energia. In teoria potranno alimentarsi con CSS (Combustibile Solido Secondario) e rifiuti speciali ed è certo che sarà proprio il trattamento dei rifiuti speciali, in libero mercato, uno dei più grossi business del futuro, giocato sulla pelle dei cittadini”.
Il M5S Ferrara invita tutti i cittadini interessati a questo tema a partecipare alla serata di informazione e protesta “RIFIUTI CONNECTION” che si terrà mercoledì prossimo, 13 luglio.
M5S Ferrara

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