da: organizzatori
Fenice piegata all’extra inning, la squadra estense ritorna al successo dopo lo stop contro Treviso. Rotondo: “Vittoria del gruppo”.
All’extra inning, di un punto, sotto di due out e grazie a uno squezee play; arriva così la prima vittoria in campionato LAB 2016 del Ferrara Baseball, sconsigliata ai deboli di cuore ma fresca e tonica per il morale. La squadra di Rotondo torna a sorridere piegando all’ultimo respiro il Fenice Venezia, avversario mai banale in un periodo di vacche non propriamente in carne. Ferrara mancava il risultato positivo dallo scorso settembre: erano altri tempi ed altre poste in palio, ma anche in quella circostanza il Duca affondò il Doge (e volò alle final four). Repetita iuvant, si spera.
I biancoblù arrivano all’appuntamento dopo lo stop contro Treviso nella gara mattutina: la squadra di Tirri viaggia ancora troppo forte, e nonostante l’impegno gli estensi non riescono neppure a stare a ruota. Ma contro Calzati e compagni il castello oppone l’intera guarnigione, tornati a disposizione i tanti giocatori fin qui impegnati su altri fronti, e aggregata al gruppo per l’occasione anche la prima base dei Mandrakes, Ventura. “E’ stata una vittoria importante, perchè abbiamo giocato tutti e vinto tutti insieme”, commenterà a caldo il più che soddisfatto allenatore Rotondo: è proprio vero, che l’unione fa la forza. Cronaca. Parte in pedana Tura, e nei tre inning in cui è al timone Venezia non segna mai: tre uomini cadono al piatto, gli altri seccati sulle basi o facili prede di giochi aerei (due fly per Salmi al centro, uno su Benetti in interbase, ancora uno dal catcher Rotondo).
Venezia resta sul pezzo, e nonostante l’inferiorità numerica regge l’urto lasciando per tre volte gli avversari a bocca asciutta nonostante le basi cariche. La panchina estense prova a chiuderla sostituendo Tura con Benetti e poi con Abetini nel quarto inning: giove pluvio fa lo spiritoso e gli arbitri fermano più volte il gioco, spezzando il ritmo e la concentrazione dei nuovi entrati. Così il castello incassa tre punti che rianimano tutte le scimmie dei giorni meno lieti.
Ferrara ha abbastanza ghiaccio da mantenere la calma all’ultimo assalto, e impatta il pareggio lavorando di opportunismo a casa base: ci starebbe anche il sorpasso, con due out e Novi in terza, ma al drive di Salmi si oppone con successo l’ultima barricata veneta. Partono i supplementari, che per formula si giocano con un out a carico e un uomo pronto in seconda. Tocca prima a Venezia, ma Abetini giganteggia e chiude subito le porte. Il match point passa a Ferrara, che opta per Reitano in seconda e Benetti alla battuta: al primo lancio il folletto sparisce e ricompare in terza. Poi la combinazione bunt-corsa a casa, lo “squeeze play” di cui sopra, una mossa indifendibile quando fatta bene. Benetti la fa benissimo, Reitano scivola salvo e finalmente Ferrara fa festa.
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