da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna
Un’azione presso la Ue per modificare la normativa sui danni della fauna selvatica e un tavolo di confronto con gli agricoltori; 60 milioni di risorse aggiuntive per la produzione integrata; un primo pacchetto di misure anti burocrazia. Queste le iniziative annunciate dal presidente della Regione in collegamento con la manifestazione di oggi a Bologna
Bologna – Un’iniziativa a Bruxelles per modificare l’attuale normativa sui danni da fauna selvatica e, sul tema, un tavolo di confronto con gli agricoltori; 60 milioni in più per il sostegno alle misure agroambientali; un primo pacchetto di interventi per lo snellimento della burocrazia.
Sono le iniziative illustrate dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che è intervenuto, in collegamento in videoconferenza da Roma, alla manifestazione della Coldiretti di questa mattina a Bologna. “Siamo convinti, assieme all’assessore Caselli, di potervi dare già da ora alcune risposte – ha detto il presidente – questa Regione crede nell’agricoltura, il comparto che lo scorso anno ha avuto il maggior valore aggiunto. Sappiamo che c’è un problema di redditività e il nostro impegno andrà anche in questa direzione attraverso le risorse del Programma regionale di sviluppo rurale”.
Per quanto riguarda i danni della fauna selvatica all’agricoltura, Bonaccini ha annunciato l’impegno a chiedere la modifica dell’attuale normativa comunitaria che prevede che le Regioni possano risarcire solo i danni provocati dalla fauna protetta. “Abbiamo la credibilità per farlo– ha sottolineato ricordando che il prossimo 28 e 29 giugno sarà a Bruxelles- lo dimostra il fatto che siamo stati l’unica Regione ad aver ottenuto per la prima volta nella storia dell’Unione europea il prolungamento da quattro a sei anni e mezzo della tempistica per la ricostruzione post sisma in agricoltura”. Contemporaneamente verrà convocato un tavolo di confronto con le parti agricole e poi successivamente con gli Atc, gli ambiti territoriali di caccia.
Per far fronte al boom di domande per i fondi relativi alla produzione integrata, lo stanziamento passerà dagli attuali 8,3 a 20 milioni di euro l’anno, con la Regione che metterà quindi a disposizione ulteriori 60 milioni in cinque anni. In questo modo, Bonaccini si è detto convinto “che la maggior parte delle aziende che hanno fatto domanda al bando del Programma regionale di sviluppo rurale troverà risposta”.
Infine, nell’ultima seduta la Giunta regionale ha dato il via libera a un primo pacchetto di procedimenti amministrativi cui verrà applicato il principio del silenzio- assenso, con la presentazione delle istanze anche direttamente ai Centri di Assistenza Agricola (Caa), con benefici dal punto di vista della semplificazione. “Lavoreremo perché questo primo gruppo di procedimenti diventi operativo in tempi rapidi”, ha spiegato Bonaccini, annunciando per metà luglio la convocazione del tavolo sul Patto per il lavoro, un appuntamento importante anche per il mondo agricolo per fare il punto su sviluppo e lotta alla disoccupazione.
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