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da: Mario Zamorani

Apprendo – vedi allegato – di essere stato citato nei giorni scorsi dall’Avvenire con un articolo a firma Umberto Folena a proposito del debito di alcuni istituti parificati cattolici di Ferrara per arretrati sul pagamento Ici-Imu dovuto al Comune. Scrive L’Avvenire: “ Una sorta di bliz ad opera di un funzionario che non ha avvertito sindaco e giunta comunale. Un bliz che ha un ispiratore dichiarato, Mario Zamorani, leader dei Radicali ferraresi. In un articolo apparso lo scorso 2 marzo sul giornale online estense.com, Zamorani dichiara di essere stato lui a sollecitare l’Ufficio tributi comunale: «È la revoca non di una libertà, ma di un privilegio». Tutto errato, tutto falso, a parte il virgolettato che mi viene attribuito: c’è da ridere, o da piangere. I fatti: dopo la sentenza della Corte di Cassazione che aveva dato ragione al Comune di Livorno sul pagamento dell’Ici dovuto dalle scuole cattoliche, il 27 luglio 2015 ho commentato: “La Costituzione afferma che enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione ma “senza oneri per lo Stato” … ora i Comuni devono procedere al recupero di tutte le somme non ancora prescritte”. Poi il 16 ottobre 2015 ho tenuto una conferenza stampa con l’avv. Pasquale Longobucco che affermava: “La Cossazione ha ribadito il principio che è l’ente privato a dover dimostrare che la sua attività non è di tipo commerciale. Il Comune di Ferrara dunque ogni anno deve sollecitare il pagamento del tributo e sarà onere dell’ente privato dimostrare che non svolge attività commerciale”. “Dovrebbe mandare le cartelle anche per il pagamento degli arretrati ancora esigibili in quanto non prescritti” avevo aggiunto. Successivamente il 2 marzo 2016 comunicai alla stampa che nel precedente dicembre il Comune di Ferrara aveva richiesto il pagamento dei tributi Ici e Imu arretrati alle scuole parificate del territorio, come era suo obbligo fare, a partire dal 2010, prima che venisse raggiunta la prescrizione; aggiungendo: “Confermo che non sarei ostile a immaginare contributi a scuole che si trovano in queste situazioni, in via straordinaria e comunque fino al termine dei pagamenti arretrati”. Tutta la vicenda nasce dalla procedura di infrazione dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato alla Chiesa per violazione del principio di concorrenza. Ora il Vescovo Negri si appella al governo Renzi ma stupisce che i suoi legali non gli abbiano consigliato di accantonare in via prudenziale le cifre dovute anche se non versate per Ici-Imu al Comune di Ferrara; era evidente che, infine, in quanto dovute sarebbero state richieste, come appunto noi avevamo da tempo affermato.
Dall’Avvenire e dalla Curia di Ferrara ci si aspetterebbero comportamenti più prudenti.

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