Coldiretti: la Borsa Merci di Bologna punta alla qualità per i cereali Italiani
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da: ufficio stampa Coldiretti
La nuova campagna di raccolta dei cereali si aprirà con una importante virata della Borsa Merci di Bologna, tra le più importanti del mercato italiano, che punterà a valorizzare la qualità delle partite trattate.
Con l’arrivo della nuova raccolta di cereali, dal primo giugno la borsa merci di Bologna baserà i suoi listini sulla qualità dei prodotti. Lo annuncia Coldiretti Emilia Romagna, sottolineando che si tratta di una svolta epocale per uno dei principali mercati cerealicoli nazionali e punto di riferimento per quanti operano nel settore dell’agricoltura e dell’industria di trasformazione dei cereali, semi oleosi e materie prime per l’alimentazione animale.
La borsa merci di Bologna – comunica Coldiretti – è una delle più importanti d’Italia per i cereali. La rivoluzione, fortemente sostenuta da Coldiretti e votata da tutta la giuntadella Camera di Commercio di Bologna, riguarderà innanzitutto il mais per l’alimentazione animale.
“Fino ad oggi – spiega il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – il mais veniva quotato solo come ‘mais nazionale’ indistinto, con un atteggiamento prevenuto da parte degli operatori, in quanto tutto il mais nazionale veniva erroneamente considerato come fosse contaminato da aflatossine, con la conseguenza che sul mercato spuntava prezzi inferiori a quelli d’importazione, penalizzando pesantemente i produttori italiani che pure producono nella stragrande maggioranza mais esente da aflatossine. Da giugno in avanti si passa ad un listino che mette in trasparenza non solo la provenienza, ma anche la qualità distinguendo il prodotto nazionale senza aflatossine. In questo modo alla stragrande maggioranza dei produttori italiani verrà riconosciuto un prezzoalla pari con quello del prodotto importato e, in prospettiva, sarà possibile valorizzare il nostro mais che ha migliori caratteristiche in quanto a contenuto di fibre e qualità organolettiche. Come Coldiretti siamo soddisfatti di questa fondamentale innovazione, anche se rimane ancora il neo delle quotazioni franco arrivo allo stabilimento del mais, una questione che ci auguriamo di poter ridiscutere in futuro per arrivare a quotazioni franco partenza”.
La svolta verso lavalorizzazione della qualità – informa Coldiretti Emilia Romagna – riguarda anche altri prodotti, come ad esempio la soia e le farine vegetali, distinguendo tra prodotto Ogm e prodotto no-Ogm.
Mais e soia – conclude Coldiretti Emilia Romagna – sono gli ingredienti di base per l’alimentazione degli animali negli allevamenti per la produzione di carne e latte, per questo è importante chel’Italia a partire dalle borse merci importanti come quella di Bologna possa difendere il proprio patrimonio di produzioni agricole in una situazione in cui già adesso, circa la metà dei prodotti alimentari sono importati, a cominciare proprio da soia e mais.
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