Sisma, nell’area colpita 8,4 milioni per altri 36 progetti di ricerca delle imprese: 9 sono del biomedicale e salute
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna
Oggi a Mirandola convegno su economia della ricostruzione e biomedicale, settore più forte delle scosse. L’appuntamento organizzato in occasione del quarto anniversario dal sisma del maggio 2012
Bologna – Con 8,4 milioni di euro derivanti dalle economie nei progetti di ricerca già finanziati nelle aree del sisma con la legge per la ricostruzione, si potranno finanziare altri 36 nuovi progetti per la ricerca delle imprese nell’area del cratere. Questi nuovi progetti, di cui 7 riguardano il biomedicale e 2 la salute, si vanno ad aggiungere alle 107 iniziative progettuali già selezionate e finanziate con risorse Por Fesr 2014-2020.
L’annuncio lo ha dato oggi la Regione durante il convegno Distretto biomedicale: l’economia della ricostruzione che a quattro anni dalle scosse del maggio 2012 ha fatto il punto sulla ricostruzione proprio partendo proprio dal biomedicale, mettendo a confronto istituzioni, imprese e strutture di ricerca.
Un settore, quello biomedicale, più forte delle scosse. Se la ricostruzione post sisma ha garantito anche il mantenimento e lo sviluppo delle imprese danneggiate e ricostruite, il settore ad altissimo valore tecnologico, come quello biomedicale di Mirandola, nell’ultimo anno ha volato nell’export e ha anche attratto investimenti esteri importanti.
Infatti il biomedicale del polo di Mirandola, nel 2015 ha segnato un +29,1% per l’export, dato superiore a quello registrato prima del sisma del 2012.
«Dimostrazione – ha precisato il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini – che qui si sta facendo sul serio. La ricostruzione sta procedendo. Stanno aumentando produzione, export ed anche posti di lavoro. Da parte nostra necessario mettere a disposizione velocemente, come stiamo facendo, i fondi europei della programmazione 2014-2020, decisivi in particolare per ciò che riguarda il sostegno alla ricerca ed all’innovazione, fondamentale per la qualità di ciò che si produce, per essere competitivi con i territori più avanzati d’Europa del mondo. Così come l’investimento sul capitale umano, dunque la formazione. Inoltre servono infrastrutture competitive. E penso alla Cispadana per la quale in questa legislatura dovranno essere avviati i cantieri: arteria necessaria e competitiva per il territorio e per le imprese che collegandosi alla autostrada del Brennero porterà l’Emilia-Romagna direttamente in Europa. Ma anche le infrastrutture telematiche: entro il 2020 porteremo al 100% del territorio dell’Emilia Romagna la banda ultra larga a 30 mega sarà per tutti con un beneficio di competitività per cittadini, Comuni, scuole aree produttive».
Tra gli interventi– oltre alle testimonianze di imprese del distretto mirandolese – quelli dell’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, di Luigi Boggio (presidente Assobiomedica), Aldo Tomasi (direttore scientifico Tecnopolo di Mirandola), Erio Luigi Munari (presidente Fondazione Democenter), Francesco Benatti (Ad B.Braun Avutum Italy), Luciano Frattini (presidente e Ad Medtronic Italia), Stefano Caselli (Dg Tsunami), Giovanni Belluzzi (presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola).
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