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da: organizzatori

Da Piazzetta Brasile a Solaro: nuova tappa per le Case dell’Acqua allestite in Expo dal Gruppo CAP che tornano a nuova vita sul territorio milanese. La prima è stata, a marzo, Cassina de’ Pecchi, in arrivo dal Kazakistan, mentre il 15 maggio la struttura che aveva dissetato i visitatori di Cascina Triulza è stata ricollocata dov’era, perché lo spazio della società civile continua ad essere attivo anche dopo la fine di Expo. Il 22 maggio la Casa di piazzetta Monaco è stata inaugurata a Pieve Emanuele, e ora è il momento di Solaro.

“Quando abbiamo installato le Case dell’Acqua in Expo abbiamo sottolineato subito che avrebbero avuto un futuro dopo l’esposizione universale: siamo già alla quarta struttura riposizionata, entro la fine dell’anno tutte e 18 le nostre casette saranno di nuovo attive nel territorio, all’insegna dell’economia circolare, un fronte su cui l’azienda sta investendo tempo e risorse con il programma CAP21, impegni di sostenibilità. – il presidente Alessandro Russo annuncia così l’inaugurazione di Solaro – Come le sue sorelle, si tratta di una struttura intelligente, in grado di dialogare da remoto con i servizi di CAP grazie a un avanzato sistema di telerilevamento che tiene sotto controllo parametri quali consumi, carica di CO2 residua per la gasatura, nonché segnalare eventuali problematiche che ne abbiano provocato il blocco, così da permettere ai tecnici di intervenire con tempestività”.

L’acqua di queste piccole e innovative strutture, naturale e frizzante, refrigerata, buona da bere e amica dell’ambiente, continua dunque a dissetare i cittadini: ideate apposta per Expo – dove hanno erogato oltre 9 milioni di litri di acqua nei sei mesi, che equivalgono a più di 18 milioni di bottigliette di plastica da mezzo litro – le casette sono state riassegnate attraverso un concorso di idee per valorizzare il territorio, aperto a tutti i Comuni dell’area metropolitana. Tra le proposte arrivate ne sono state selezionate 18 in base ai criteri di rilievo artistico, culturale o paesaggistico, affluenza e accessibilità.
“Il Comune di Solaro – racconta il sindaco, Diego Manenti – si è aggiudicato la Casa dell’Acqua che per sei mesi era stata installata nella piazzetta Brasile in Expo, grazie a una proposta che riguarda piazza Grandi, punto di riferimento di tutta la comunità di Villaggio Brollo. Il quartiere, sorto nel dopoguerra al confine tra i Comuni di Solaro, Limbiate e Ceriano Laghetto, è collocato al margine del Parco delle Groane: 3800 ettari di area protetta regionale a nord della grande metropoli milanese.
La Casa dell’Acqua in Piazza Grandi arricchisce di servizi la zona di socializzazione e di incontro della frazione più popolosa del paese, essendo collocata tra il Centro Anziani e la Chiesetta della Madonna dei Lavoratori che quest’anno ricorda il 70° dalla costruzione e, per la prima volta, è entrata nel circuito delle iniziative culturali di SuperMilanoDays del Polo InsiemeGroane con altri due monumenti solaresi.
Siamo dunque molto soddisfatti che il progetto presentato per la valorizzazione di questo territorio abbia trovato il positivo riscontro di CAP che ringrazio per l’attenzione, la collaborazione ed il lavoro costanti a fianco dei Comuni”.

L’inaugurazione di Solaro sarà domenica 29 maggio alle ore 11.45 in piazza Grandi. A tagliare il nastro ci sarà il sindaco, Diego Manenti, e il presidente di CAP Alessandro Russo. In caso di maltempo domenica l’inaugurazione non si terrà e verrà riprogrammata in altra data.

Prossima inaugurazione: il 5 giugno a Gudo Visconti arriva la Casa di piazzetta Irlanda. Le altre Case in arrivo da Expo se le sono aggiudicate i comuni di Bollate, Canegrate, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Garbagnate Milanese, Gorgonzola, Lainate, Magenta, Marcallo con Casone, Noviglio, Robecchetto con Induno, Rodano, Senago e Sesto San Giovanni.
Su ciascuna di queste case, per tutta la durata di Expo, è stata esposta un’illustrazione del luogo prescelto per la futura collocazione, per ricordare ai visitatori che l’area metropolitana milanese è ricca di luoghi da scoprire.
L’installazione di questi impianti produce anche importanti risparmi dal punto di vista ambientale: ciascuna di queste case è in grado di erogare fino a 7 mila litri di acqua al giorno, equivalenti a quanto contenuto in 4 mila e 600 bottiglie di plastica da un litro e mezzo al giorno. Tradotto in termini impatto sull’ambiente, l’utilizzo di questi impianti permette di non consumare 372 kg di petrolio al giorno e di non immettere in atmosfera diverse sostanze inquinanti, circa 427 kg di anidride carbonica, consumate in fase di produzione di Pet, materiale di cui sono composte le bottiglie d’acqua.

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