Non ho mai votato Marco Pannella e ho sempre capito poco della sua storia.
Però mi è sempre stato simpatico.
Non so perché, forse perché sembrava abbastanza strano.
Mi ricordo che faceva sempre scioperi della fame e della sete, ma io ero davvero piccolo e non ci capivo granché.
Me lo ricordo in tv, mentre beveva una roba che sembrava estathé e mi ricordo pure che qualcuno fu costretto a spiegarmi che quella roba non era estathé.
Me lo ricordo un’altra volta, sempre in tv, con della roba in mano che sembrava cioccolata: mi dovettero spiegare che non era cioccolata.
Piano piano, ecco che nella mia testa si confermava l’idea di Marco Pannella politico stramboide.
Poi, studiando un po’, iniziai anche a capire che sotto sotto questo Pannella non era così stramboide.
Divorzio, aborto, il servizio di leva obbligatorio… queste battaglie che per altri politici non erano prioritarie, ecco: per Pannella lo erano eccome.
Io sono un ’86 e mi ricordo ancora quando in tv dissero che quelli del mio anno sarebbero stati i primi a evitarsi la naja.
Ecco, egoisticamente un gran grazie a Marco Pannella glielo devo perchè sotto la naja mi avrebbero massacrato.
Quindi lo dico: grazie Pannella.
Tuttavia non penso di essere l’unico a dovergli dei grazie.
Poi ok, era uno stramboide.
Ma oltre ai risultati concreti su divorzio, aborto e servizio di leva, Marco Pannella ci ha lasciato una grande verità: gli stramboidi ci vogliono sempre.
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Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
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