Proprio mentre Papa Francesco vince il premio “Capitan Ovvio” per le sue banalità “su cani, gatti e sofferenze del prossimo”, ecco che schiatta il gatto più vecchio del mondo.
O almeno questo ci dice il Guinness dei Primati.
Il gatto più vecchio del mondo si chiamava Scooter e aveva 30 anni.
Scooter abitava a Mansfield, Texas, insieme a Gail Floyd, il suo comprensibilmente sconvolto padrone.
Tutte le mattine, racconta Gail Floyd, Scooter lo svegliava e tutte le sere lo aspettava davanti alla porta.
La tipica vita da gatto, insomma.
Il signor Floyd, da bravo texano, ci dice anche che Scooter amava particolarmente degli snack al pollo.
30 anni sono tantissimi, circa 136 anni per un essere umano.
Checché ne dica Papa Checco io non posso fare a meno di empatizzare col signor Floyd.
30 anni sono tanti, Dio santino.
Magari, secondo Papa Checco sarò cattivo perché “voglio bene ai gatti e non ai miei fratelli” (cit.) ma visto che quest’anno faccio gli stessi anni di Scooter posso fare un po’ come mi pare.
In barba a ‘sto qua che parla di “schiavitù del benessere materiale”.
Insomma, non riesco a prendere troppo sul serio uno che si veste così, abita in uno Stato tutto per sé (cit.) e invece di godersela parla e parla e parla.
Io dopo aver finito di buttare già queste righe almeno starò zitto.
Ma prima, per “L’angolo delle curiosità”, vorrei aggiungere che il record di gatto più anziano della storia appartiene a un altro gatto texano morto a 38 anni.
A ‘sto punto: Texas Yee Haw!
E via col pezzo a tema.
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Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
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