Giornata dell’economia: il 10 giugno l’evento voluto dalla Camera di commercio per ripartire dalle imprese
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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara
Govoni: “E’ inutile nasconderci dietro ad un dito e fare finta di nulla. Il nostro Paese e, più in generale, anche larghe parti dell’Europa vedono nella figura dell’imprenditore l’immagine di qualcuno che persegue il suo interesse personale anche a discapito della collettivitàTra i relatori dell’evento, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il Rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli, e ii presidenti nazionali di Cia, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e e Legacoop. Atteso anche il neo presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia
L’Europa, l’Italia, la comunità ferrarese hanno un bisogno disperato di più imprenditori. E’ indispensabile agire nella direzione di uno sforzo di sistema per promuovere la cultura dell’imprenditorialità, specialmente tra le nuove generazioni. I tempi sono maturi per riconoscere all’impresa il ruolo che merita. Per pensare “in grande” occorre prima pensare “al piccolo”, a quei sei milioni di produttori “invisibili” che tengono insieme – attraverso una fittissima rete di rapporti – il tessuto non solo economico, ma anche sociale dell’Italia. Sarà questa la prima considerazione del convegno “Italia, storie di passione e di impresa”, promosso dalla Camera di commercio di Ferrara nell’ambito della Giornata dell’economia ed in programma, il 10 giugno prossimo, presso l’Aula Magna dell’Università.
“E’ inutile nasconderci dietro ad un dito e fare finta di nulla. Il nostro Paese e, più in generale, anche larghe parti dell’Europa vedono nella figura dell’imprenditore l’immagine di qualcuno che persegue il suo interesse personale anche a discapito della collettività. “Eppure, in Europa, tra il 2009 e il 2014, nonostante la crisi e un aumento della disoccupazione del 3%, le Piccole e Medie imprese hanno creato quasi 2 milioni di nuovi posti di lavoro”. Così Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio, che ha aggiunto: “Servono maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, maggiori incentivi nei confronti delle imprese innovatrici, servono strumenti finanziari specifici per finanziare nuove startup e giovani talenti. Servono partnership pubblico-privato efficaci, legami tra università e impresa più stabili, attenzione al mercato del lavoro, potenziamento qualitativo dell’istruzione. Sono queste, a mio parere, le chiavi per avviare una nuova fase di crescita”.
Tra i relatori dell’evento, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il Rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli, il presidente della Provincia di Ferrara, Tiziano Tagliani, e i presidenti nazionali di Cia, Secondo Scanavino, Cna, Daniele Vaccarino, Confagricoltura, Mario Guidi, Confartigianato, Giorgio Merletti, Confcommercio, Carlo Sangalli, Confesercenti, Massimo Vivoli, Legacoop, Mauro Lusetti. Si attende, a breve, la conferma da parte del neo presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.
“Se il federalismo sarà il banco di prova più importante dei prossimi decenni del Paese – ha concluso Govoni – allora deve essere il federalismo che serve alle imprese. Quel federalismo fatto di responsabilità nella solidarietà, di valorizzazione delle eccellenze per metterle al servizio di tutti. Non quello che moltiplica le normative, che ricostruisce a livello locale burocrazie antiquate, che frammenta anziché unire i mercati. Dobbiamo fare avanzare il Paese alla stessa velocità, sospingendo la nave più lenta, non rallentando quella che guida il convoglio”.
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