Domenica 1 maggio aperte tutto il giorno le aree archeologiche di Marzabotto (BO) e Veleia (PC) con ingresso gratuito
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da: organizzatori
Le vestigia monumentali di Veleia romana o l’unicità della città etrusca di Marzabotto. Non c’è che l’imbarazzo della scelta per chi vuole trascorrere il Primo Maggio visitando le zone archeologiche statali dell’Emilia-Romagna, quest’anno gratuite visto che il 1 maggio coincide con la prima domenica del mese.
Il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto è aperto dalle 9 alle 18.30 e l’area archeologica dell’antica città di Kainua è visitabile dalle 8 alle 19.
Alle ore 10.30 l’archeologa Anna Bondini guida il pubblico alla scoperta delle “Fasi finali della città etrusca di Kainua: i celti a Marzabotto” mentre alle ore 15 il direttore Tiziano Trocchi accompagna i visitatori alla suggestiva “Necropoli Settentrionale della città etrusca di Kainua” di norma chiusa al pubblico; infine alle ore 17.30, percorso guidato dall’archeologo Alberto Stignani alla “Citta etrusca di Kainua: abitato, necropoli orientale e aree sacre”.
Antica città di Kainua e Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria”, Via Porrettana Sud 13, Marzabotto (BO), tel. 051.932353
Le porte della città romana di Veleia sono aperte dalle 9 alle 19, un’occasione in più per visitare i resti monumentali di un municipium romano tra i più suggestivi dell’Italia settentrionale, incaastonato nelle colline piacentine.
Veleia ruota attorno al proprio foro, la piazza circondata su tre lati da un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti a destinazione pubblica. Qui il pubblico può passeggiare tra i monumenti onorari e le vetuste architetture, tra l’edificio termale e i quartieri d’abitazione, e infine visitare il piccolo Antiquarium che, accanto ai calchi della Tabula Alimentaria traianea e della Lex de Gallia Cisalpina, accoglie i reperti che illustrano i momenti più significativi della storia di Veleia.
Area archeologica della città romana di Veleia, Strada Provinciale 14, località Veleia Romana, Lugagnano Val d’Arda (PC), tel. 0523.807113
Maggiori informazioni sul sito della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna (www.archeobologna.beniculturali.it)
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