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da: ufficio stampa Coldiretti

Stop alle rendite di cui godono grandi gruppi bancari, assicurative ed altri enti che non vivono di agricoltura ma che incassano ogni anno 500 milioni di euro e non contribuiscono al settore.

“#Campoliberodarendite di cui godono grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari ma anche enti di diversa natura che non vivono certo di agricoltura ma che fanno parte di una elite intoccabile dei primi tremila beneficiari di contributi comunitari che ricevono un importo di oltre mezzo miliardo di euro mentre si chiedono sacrifici a tutti gli italiani a partire dagli agricoltori”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per il progetto “#Campolibero” che raccoglie una parte delle nostre proposte e “puo’ rappresentare l’occasione per “cambiare verso all’agricoltura” dove fino ad ora una casta di intoccabili che rappresenta appena lo 0,2 percento degli interessati dagli interventi di politica agricola che riceve pero’ ben il 15 per cento delle risorse destinate all’agricoltura”. La gran parte di questi soggetti non contribuiscono alla previdenza agricola mentre altri nelle pieghe dell’attuale legislazione hanno creato società Spa ed Srl ad hoc per godere furbescamente di agevolazioni sull’Imu, sulla concessione edilizia, sull’acquisto dei terreni agricoli e anche sulle bioenergie facendo così – continua la Coldiretti – concorrenza sleale al reddito e all’attività dei veri agricoltori. “La semplificazione amministrativa, il sostegno all’ingresso dei tanti giovani che oggi vogliono investire in agricoltura e l’attuazione della legge sull’obbligo di indicare la provenienza degli alimenti in etichetta rappresentano obiettivi del piano che apprezziamo” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “vanno accompagnati dalla lotta a tutte le rendite con un impegno per concentrare le poche risorse disponibili ai chi vive e lavora in agricoltura per il ruolo ambientale, economico e sociale che svolge per il Paese”.

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