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Fra i fattori determinanti nell’insorgere del mal di schiena troviamo l’alterazione del normale meccanismo di respirazione, dove l’attività del muscolo diaframma viene sostituita dai muscoli accessori della respirazione (Scaleni, Sternocleidomastoidei e Trapezi) facendo si che si passi da una respirazione di tipo “diaframmatica” ad una respirazione definita “clavicolare”.

Una delle problematiche più comuni nella società moderna è il mal di schiena e le strategie di intervento davvero efficaci per risolverlo risultano essere molto limitate. Ciò è dovuto al fatto che i meccanismi alla base di tale problematica sono molteplici e che la maggior parte di questi risultano essere ancora non del tutto chiari.

Il Diaframma, come dimostrato da diversi studi, è implicato nelle problematiche del mal di schiena: ricopre un ruolo molto importante nel complesso meccanismo di stabilizzazione della colonna vertebrale ..

Respirare correttamente utilizzando il diaframma ha anche molti altri benefici:

  • migliora l’apporto di sangue agli arti inferiori e favorisce il drenaggio linfatico dagli stessi
  • migliora il movimento degli organi favorendo la digestione e l’evacuazione intestinale
  • cura e previene l’ernia iatale
  • riduce il reflusso gastro-esofageo

Infine il diaframma riveste una grande importanza anche sul piano emozionale contribuendo a gestire lo stress e gli stati d’ansia.

Diaframma e Mal di Schiena

La funzione posturale del diaframma è molto importante sia nella cura che nella prevenzione del dolore lombare, in quanto riduce i carichi assiali (dall’alto verso il basso) sulle vertebre e i dischi intervertebrali.

Questo meccanismo assicura la stabilità del tronco durante lo svolgimento di un qualsiasi movimento volontario degli arti superiori e inferiori fornendo in questo modo non solo una solida base di appoggio dalla quale il movimento si genera ma riduce allo stesso tempo anche le forze compressive sulla colonna vertebrale.

Le persone che soffrono di mal di schiena hanno tutte in comune una insufficiente attivazione del diaframma che non permette l’aumento della pressione intra-addominale  . In questo modo i muscoli superficiali della schiena e del bacino sono costretti a contrarsi in maniera ripetuta e sostenuta per sopperire a questa mancanza riducendo di conseguenza la mobilità della schiena, comprimendo le vertebre e i dischi intervertebrali e provocando di conseguenza il dolore.

L’osteopata attraverso esercizi riuscirà a equilibrare la dinamicità diaframmatica , permettendo un miglioramento netto della postura.

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Nuccio Russo

È osteopata ed esperto in tecniche ergonomiche e posturali, studioso e ricercatore in anatomia craniale per lo studio delle cefalee. E’ nato e risiede in Sicilia, opera come consulente in diverse città fra le quali Ferrara, ed è conferenziere internazionale in Biofisica informazionale. Ama lo sport e la cucina macrobiotica.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it