Saeco, il 5 maggio a Gaggio Montano incontro con i 239 lavoratori che hanno lasciato l’azienda
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Regione, Città metropolitana di Bologna e Comune di Gaggio Montano illustreranno tempi e misure per sostenere il reinserimento occupazionale. Confermato 1 milione di euro per le misure di politica attiva del lavoro mentre lo ‘Sportello progetti d’impresa’ fornirà assistenza per chi vorrà sviluppare nuove attività imprenditoriali economicamente sostenibili in Appennino. L’assessore Costi: “Stiamo rispettando la road map fissata. Insieme ai sindacati puntiamo a tenere, in questa prima fase, rapporti collettivi”.
Bologna – Il 5 maggio a Gaggio Montano saranno presentati ai 239 lavoratori della Philips-Saeco i dettagli degli strumenti a disposizione per sostenere il reinserimento occupazionale. L’incontro si terrà alle ore 18 nella sala civica di Silla. Regione, Città metropolitana di Bologna e Comune di Gaggio Montano hanno fissato l’appuntamento e definito le misure, durante una riunione cui hanno partecipato anche i sindacati.
Nel dettaglio sono state vagliate le azioni di competenza di ciascuna istituzione, sottoscritte nell’intesa del 4 febbraio scorso a Roma al ministero dello Sviluppo economico. Confermati un milione di euro per le misure di politica attiva del lavoro (formazione), diverse opportunità di finanziamento a sostegno delle imprese, anche agricole, che favoriscano investimenti e ricadute occupazionali, nonché le iniziative di re-industrializzazione del sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese.
«Stiamo rispettando il percorso che avevamo definito e gli strumenti preventivati, in linea con la tempistica dell’accordo. La Regione, assieme alla Città metropolitana e al Comune di Gaggio Montano, conta – ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – sulla massima collaborazione dei sindacati per tenere, in questa prima fase, rapporti collettivi con i 239 lavoratori che hanno accettato volontariamente la mobilità. Questo per rafforzare e ottimizzare le azioni per consentire la ricollocazione nel mondo del lavoro. Un’azione di sistema, direi, che è profondamente radicata nella nostra visione di sviluppo e coesione di un territorio e di una comunità».
Intanto prosegue anche il lavoro avviato da Regione e ministero dello sviluppo economico – attraverso società specializzata – sulle ipotesi di re-industrializzazione della parte del sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese: è in corso un’analisi complessiva dell’area industriale (strutture, logistica, potenziale occupazionale, eccetera) al termine della quale saranno formulate ipotesi di possibili nuovi insediamenti industriali.
Reinserimento occupazionale
Per le misure di politica attiva del lavoro (percorsi formativi, azioni orientative e di accompagnamento e promozione di tirocini formativi) per sostenere il reinserimento occupazionale è a disposizione 1 milione di euro di risorse Fse 2014/2020 da utilizzare entro 12 mesi dall’avvio della mobilità, così come stabilito nel bando, approvato dalla Giunta regionale il 4 aprile scorso, che richiama la cosiddetta procedura just in time in modo da rispondere alle situazioni di crisi in tempo reale. Attraverso un bando, gli enti di formazione accreditati disporranno azioni di orientamento e percorsi formativi mentre le agenzie di intermediazione autorizzate realizzeranno i servizi di accompagnamento al lavoro.
Progetti d’impresa
Presso il Suap dell’Unione Appennino Bolognese, lo “Sportello progetti d’impresa” fornirà assistenza a coloro che vorranno creare nuove attività imprenditoriali economicamente sostenibili nel territorio dell’Unioni Appennino e Alto Reno. Le azioni di supporto riguarderanno informazioni e strumento per lo sviluppo, la verifica e il rafforzamento di un progetto imprenditoriale.
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