Skip to main content

da: ufficio stampa CUS Ferrara

Per quanto i tempi siano economicamente recessivi, il CUS Ferrara nel corso del 2013 ha mantenuto e garantito, come dagli svariati riconoscimenti delle istituzioni locali, «la grande progettualità e il grande valore sociale all’interno della comunità ferrarese che lo contraddistinguono; la capacità di creare occupazione per i neo laureati della nostra Università, la pluralità dei servizi resi a giovani e anziani, le attività per i diversamente abili e i risultati delle sezioni agonistiche». Così si è aperta la relazione tecnica ed etica del presidente Giorgio Tosi di fronte all’assemblea annuale dei soci ordinari.
L’iscrizione alle attività sportive da parte di oltre 2000 studenti universitari e di altrettanti 1300 giovani dimostra come avere dato la priorità alle abitudini universitarie, che cercano più la pratica ludica e salutare della forma fisica e la cura della propria persona, rispetto a quella agonistica, abbia avuto un riscontro oltre le aspettative. Tanto è vero che «tali attività, rivolte agli utenti universitari di età adulta – ha motivato Tosi – consentono di reperire le risorse per il mantenimento e il potenziamento di quelle agonistiche e universitarie stesse». Tra i progetti enunciati all’Assemblea il Presidente ha compreso anche la realizzazione di «una sala studi per gli studenti universitari fuori sede, e questo sarebbe una novità molto gradita da coloro che potrebbero praticare la propria attività sportiva completando la giornata presso il CUS, svolgendo quanto necessario per il proprio corso di studi»; naturalmente in concerto con l’istituzione Università, cosicché il rapporto tra i due enti diventi domani sempre più stretto.
Parallelamente, l’attività agonistica federale, che il CUS ha deciso di svolgere all’interno delle federazioni sportive nazionali, verte sui valori educativi fondamentali nell’approccio allo sport: «non a caso – ha proseguito Tosi – Atletica Leggera, Canottaggio e Rugby sono gli sport universitari per eccellenza e sono proposti direttamente dal CUS, come tutte le altre attività federali praticate, in una concezione che rifiuta il professionismo degli atleti e che, tuttavia, sostiene il lavoro volontario dei dirigenti, i quali impiegano tempo e denaro a favore della loro passione».
Orgoglioso di rappresentare un ente che genera ricchezza sana per la collettività, che pone il bene comune al di sopra degli utili privati, il Presidente ha concluso marcando che «lo statuto differenzia il CUS da una semplice società sportiva, definendolo l’Ente che promuove la pratica dello sport per gli universitari, studenti o docenti che siano, che sostiene l’agonismo, e che cura la gestione e l’implemento degli impianti sportivi universitari. Alcune critiche e polemiche recenti scompaiono sotto la reale consistenza del nostro CUS».

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it