Camera di Commercio a scuola per educare i ragazzi alla legalità economica
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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara
Govoni: “L’assenza di legalità altera le regole del gioco a danno di quelle imprese che operano nel rispetto della normativa e sulla base dei valori e dei principi della buona economia”.
“L’iniziativa economica è libera, non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”: è quanto sancisce l’articolo 41 della Costituzione Italiana. Un principio che trova la sua applicazione anche nella funzione di tutela dell’interesse generale delle imprese affidata dalla legge alle Camere di commercio, per le azioni di repressione della concorrenza sleale.
Da tempo la Camera di commercio di Ferrara svolge, in collaborazione con forze dell’ordine, istituzioni ed associazioni di categoria, attività di contrasto a tutte le forme di criminalità economica e, più in generale, di illegalità che impediscono il libero agire del mercato. “Perché l’assenza di legalità – sottolinea Paolo Govoni, presidente dell’Ente di Largo Castello – altera le regole del gioco a danno di quelle imprese che operano nel rispetto della normativa e sulla base dei valori e dei principi della buona economia”.
Ma l’attività di repressione per essere veramente efficace deve necessariamente essere accompagnata da un’adeguata azione di prevenzione. E per questo – per la Camera di commercio – occorre in primis agire sulla diffusione della cultura della legalità, la via maestra per favorire sul nascere lo sviluppo di comportamenti imprenditoriali responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità. “Si tratta di un’attività – prosegue Govoni – che è tanto più efficace quanto più è capace di accompagnare la crescita dei nostri ragazzi, perché saranno loro gli imprenditori e, più in generale, i futuri lavoratori di domani”.
E l’articolo 1 della legge 107/2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione) pone come prioritario, tra gli obiettivi formativi, proprio lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità oltre che al potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’auto-imprenditorialità. Priorità sulla quale, dunque, la Camera di commercio di Ferrara lavorerà per tutto il 2016, catturando l’attenzione degli studenti ferraresi in più Giornate dedicate, in particolare, alla conoscenza degli strumenti messi a disposizione per il rispetto dei principi e dei valori della legalità. A cominciare dal Registro delle imprese, che le Camere di commercio hanno concepito sin dal 1995 in maniera completamente digitale per garantire la trasparenza e la sicurezza del mercato consentendo a chiunque l’accesso in tempo reale ai dati di oltre 6milioni di aziende che compongono il sistema imprenditoriale italiano.
Uno strumento pratico dalle molteplici funzionalità d’uso che anche i ragazzi possono imparare ad apprezzare nelle sue diverse sfaccettature. Perché attraverso il Registro delle imprese si possono ricercare in modo semplice e dettagliato informazioni sull’impresa nella quale si dovrà svolgere un colloquio di lavoro, ma anche conoscere le aziende disponibili ad accogliere gli studenti per lo svolgimento degli stage previsti dalla riforma della Buona scuola. Un esempio di buona burocrazia che, grazie agli strumenti digitali, diviene un valido supporto all’attività economica e alla diffusione della cultura della legalità nel nostro Paese.
Del resto – ricorda la Camera di commercio – si possono sottrarre imprese all’illegalità anche aiutandole a crescere e a internazionalizzarsi: le eccellenze made in Italy stanno aumentando di anno in anno il proprio peso sul PIL e potrebbero servire da esempio virtuoso. Secondo una recente indagine, infatti, le imprese meno condizionate dai fenomeni illegali sono proprio quelle di dimensione più elevata, ovvero con almeno 50 addetti e un fatturato superiore ai 2,5 milioni di euro.
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