Ricostruzione post sisma, il biomedicale di Mirandola (Mo) fa +29.1% nel 2015. Costi: “Ricostruzione prosegue sui binari giusti”
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
I dati sull’export dei distretti dell’Emilia-Romagna di Intesa Sanpaolo certificano l’ottimo risultato di una produzione ad alto valore tecnologico, strategica per l’economia regionale.
Bologna – Il biomedicale del polo di Mirandola vola. Secondo i dati relativi al 2015 riferiti ai distretti emiliano-romagnoli, resi noti oggi dalla direzione Studi e Ricerca di Intesa Sanpaolo, si registra un rotondo +29,1%, dato superiore a quello registrato prima del sisma del 2012.
“Un risultato che, all’indomani del sima del 2012, forse nessuno immaginava potesse mai verificarsi in 4 anni” commenta Palma Costi, assessore regionale alla Ricostruzione delle zone terremotate dell’Emilia.
“Non dimentico -aggiunge l’assessore regionale- che molti sostenevano che le aziende del settore colpite dal sisma avrebbero trasferito la produzione lontano da quella che è stata la culla del biomedicale in Emilia-Romagna”
“Oggi invece -spiega Palma Costi- i dati ci dicono che la ricostruzione post sisma ha garantito il mantenimento e lo sviluppo di un settore ad altissimo valore tecnologico, in grado di attrarre investimenti importanti, come ha dimostrato la visita avvenuta proprio ieri dell’ambasciatore statunitense John Phillips alla BELLCO, azienda del biomedicale recentemente acquisita dalla multinazionale nordamericana Medtronic”.
“Questi dati -conclude Costi- ci dicono che la ricostruzione del nostro tessuto produttivo colpito dal sisma prosegue nella direzione giusta, in sinergia con il sistema imprenditoriale e con le rappresentanze del mondo del lavoro”.
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