da: Istituto Gramsci Ferrara
8 APRILE ORE 17 BIBLIOTECA ARIOSTEA
Ciclo “Le parole della democrazia”
LEGALITÀ
Conferenza di Paolo Veronesi
Introduce Anna Quarzi
Nel linguaggio comune, agire per la “legalità” significa spesso contrastare la macro e microcriminalità che infesta le nostre strade oppure l’evasione fiscale; combattere per la legalità è diventato anche uno sinonimo della ribellione contro lo strapotere delle mafie. Come capita spesso, questi variopinti significati attribuiti a un’espressione d’uso comune derivano da un concetto “tecnico-giuridico”. Cos’è dunque la legalità per il diritto, o meglio, cos’è il principio di legalità?. Esso sorge (come qualcuno dice) da un “sogno antico”: il sogno che a governare i comportamenti umani siano le leggi e non gli uomini. Ma qual è la sua origine storica? Che evoluzione ha conosciuto nel corso dei millenni? E soprattutto cosa può concretamente garantire della “bontà” delle regole giuridiche che pretendono d’imporsi a tutti? Quali stratagemmi sono stati quindi escogitati per fornirci adeguate assicurazioni su questo fronte? Si risponderà a tali quesiti analizzando anche alcuni casi concreti che spesso scorrono sotto i nostri occhi senza che gli osservatori si rendano conto che essi esprimono pericolose violazioni della legalità oppure tipiche “reazioni” del “principio di legalità” che agisce per tamponarne gli effetti nefasti.
Paolo Veronesi è Professore di Diritto costituzionale presso l’Università di Ferrara. Autore di due monografie (“I poteri davanti alla Corte”, Giuffrè, Milano 1999 e “Il corpo e la Costituzione”, Giuffrè, Milano 2007) ha altresì curato numerosi volumi e pubblicato decine di articoli sulle principali riviste di Diritto pubblico e costituzionale. Dal 2000 cura, con altri colleghi ferraresi, la collana “Amicus Curiae”, edita dalla casa editrice Giappichelli. Dal 1995 è il Responsabile della redazione di “Studium Iuris”, rivista mensile dedicata alla formazione permanente del giurista. Ha collaborato stabilmente con la redazione della rivista “Quaderni costituzionali”, edita da Il Mulino. Fa parte del Comitato scientifico del Forum sul BioDiritto dell’Università di Trento e delle redazioni delle riviste on-line “BioLaw Journal – Rivis ta di biodiritto” e “Genius – Rivista di studi giuridici sull’orientamento sessuale e la parità di genere”. Ha collaborato alla stesura del “Trattato di Biodiritto”, curato da Stefano Rodotà e Paolo Zatti.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
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11 APRILE ORE 17 SALA DEI COMUNI CASTELLO ESTENSE
ANGELI E DIAVOLI – IL TEATRO NEL CARCERE
“me che libero nacqui al carcer danno”
Il conflitto tra Clorinda e Tancredi nella Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Ne parleranno con noi:
Horacio CZERTOK regista
Gianni VENTURI Docente Universitario
Coordina Roberto CASSOLI
A cura di Istituto Gramsci
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VENERDI 29 APRILE ORE 17 BIBLIOTECA ARIOSTEA
Ciclo “Le parole della democrazia”
PAZIENZA
Conferenza di Piero Stefani
Introduce Fiorenza Bonazzi
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Leopardi la definì la più eroica delle virtù appunto perché non ne ha l’apparenza. Kafka giudicò il suo opposto, l’impazienza, come il solo peccato capitale. Prima di loro, la lettera ai Romani la indicò capace di produrre una virtù provata. La pazienza ha tanti meriti (non a caso è qualificata come “santa”), ma è dotata anche di un valore politico? È proprio della democrazia sostenere che, prima di scegliere, occorre ascoltare con pazienza il parere di ciascuno e che, prima di decidere, bisogna mediare. Non è forse regola del gioco che la minoranza debba accettare pazientemente, come se fosse propria, la decisione della maggioranza? Anche la pazienza però ha un limite. Per rendersene conto basta guardare ad alcune defaticanti procedure parlamentari e alle lentezze della burocrazia.
L’incontro è parte del ciclo Le parole della democrazia, a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
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