Nel segno dello Struzzo: mezzo secolo di cultura e raffinato book design
Tempo di lettura: 3 minuti
Quando si pensa a edizioni dal gusto essenziale, unico ed elegante si pensa Einaudi. Per il bianco che incornicia le copertine, per l’equilibrio perfetto tra sfondo, font e disegno. E poi per l’ovale con lo Struzzo – che stringe un chiodo nel becco con, sullo sfondo, un paesaggio con un castello e il motto “Spiritus durissima coquit” (lo spirito digerisce le cose più dure) – che è stato, per molti, indiscusso simbolo di qualità e di eccellenza culturale. Un punto di riferimento ideologico e intellettuale, ma anche grafico-editoriale.
Da oggi fino al 23 aprile, cinquantanni di cultura del Novecento visti attraverso i libri pubblicati da Giulio Einaudi dal 1933 al 1983, dalla fondazione fino alla crisi finanziaria del 1983 e alle successive traversie che porteranno, nel 1994, al passaggio alla Mondadori. Riviste, prime edizioni, copertine celebri e le 92 storiche collane disegnate da artisti d’eccezione come Albe Steiner, Max Huber, Bruno Munari, sono esposti alla mostra I libri Einaudi 1933 – 1983 allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese a Milano.
Tutto il materiale documentario è del collezionista Claudio Pavese, che in oltre tremila volumi e documenti ha ricostruito la più ampia e completa storia della casa editrice italiana più influente sul piano culturale e una delle principali a scala internazionale, è possibile per la prima volta vedere da vicino, in un’articolata sintesi di circa 300 pezzi esposti, l’intero catalogo storico pubblicato.
Si parte dalla ricostruzione del clima cultural-editoriale della Torino di Piero Gobetti e di Carlo Frassinelli, per poi mostrare libri in prima edizione, riviste, pubblicazioni, tutte le collane (ben 92, dai celebri Coralli ai Gettoni e a Centopagine, dalla precorritrice Collana viola a Tantibambini, solo per citarne alcune) che scorrono sotto i nostri occhi in un intreccio potente di cultura, editoria e grafica, decennio dopo decennio dagli anni Trenta al vivacissimo secondo dopoguerra. Come giustamente sottolinea il collezionista, dal ‘33 all ‘83 due intere generazioni sono cresciute con gli struzzi; due generazioni di intellettuali e di lettori che in quei cinque decenni hanno trovato nei libri della Casa editrice Einaudi un punto di riferimento centrale per la propria formazione.
Per leggere il testo del curatore clicca qui
Dal 30 Marzo 2016 al 23 Aprile 2016
Luogo: Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
Curatori: Andrea Tomasetig, Cristina Quadrio Curzio, Leo Guerra
Con il patrocinio della Fondazione Giulio Einaudi di Torino
Ingresso gratuito
Tel. +39 0248.008.015
E-mail: galleriearte@creval.it
Sito ufficiale: http://www.creval.it/
Sostieni periscopio!
Sara Cambioli
I commenti sono chiusi.
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it