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Nato in India 5000 anni fa, ‘yoga’ significa unione e si riferisce alla connessione tra corpo, mente e spirito.

Purezza, bellezza, armonia e serenità, questi i suoi messaggi. Oggi sta diventando sempre più diffuso, in una società che stenta a trovare equilibri e certezze.

Molti di noi si avvicinano alla pratica dello yoga anche perché riduce l’ansia, gli attacchi di panico e la depressione. Le risposte che si cercano possono arrivare in sessioni di yoga che trasportano in un mondo diverso da quello che viviamo quotidianamente. Respirazione e meditazione aiutano a gestire il campo emozionale, le paure inconsce. Entrare in un ambiente che ispira calma è fondamentale.

Lo yoga disintossica completamente l’organismo: le varie posizioni yoga (asana) vanno eseguite in coordinazione con la respirazione (pranayama). Con questa importante associazione, gli organi interni vengono massaggiati attraverso il respiro, arricchendosi così di ossigeno. Una carezza che permette al corpo di eliminare tossine e purificarsi.

Non va poi sottovalutato il suo ruolo nel miglioramento della digestione, nel controllo del peso o nel combattere l’insonnia. Vari studi scientifici hanno dimostrato che 20 minuti di yoga al giorno sono in grado di aiutare ad addormentarsi più rapidamente, utilizzando le tecniche di rilassamento. Avere la capacità di rilassarsi è difficile ma si apprende.

S’impara anche ad accettare i propri limiti e ad amarsi di più, il che può avere grandi benefici e impatti sulla vita personale e sentimentale, migliorando, in generale, il rapporto con il proprio corpo. Volersi più bene significa anche essere maggiormente predisposti all’incontro con le altre persone, anche dal punto di vista fisico

Se poi si considera l’importanza dell’attenzione, ecco allora che migliora la consapevolezza di cosa si realmente importante e, rilassando la mente, si può arrivare alla soluzione di problemi che tempo prima potevano apparire insormontabili. Si sviluppa una nuova visione, una mente più rilassata affronta meglio ogni sfida e senza stress.

Tutti sanno che praticare attività fisica aiuta a invecchiare meglio e lo yoga non fa eccezione. Grazie alla pratica delle posizioni, della respirazione e della meditazione, è possibile mantenere un corpo più sano, elastico e resistente. Un fisico flessibile significa flessibilità verso noi stessi e gli altri, oltre che equilibrio e concentrazione. Elasticità del corpo diventa elasticità della mente. Il controllo della postura porta a benefici innegabili per la schiena. La flessibilità non è un pre-requisito dello yoga ma un suo beneficio.

yogaPraticare yoga fa bene al cuore, rallentandone i battiti e abbassando la pressione sanguigna. Il sangue circola meglio, si impara a respirare correttamente (ormai non sappiamo più nemmeno farlo, corriamo corriamo e spesso fermiamo il respiro), utile anche per controllare attacchi di panico e ansie da prestazione.

E’ stato dimostrato che uno dei maggiori benefici dello yoga è che, con il tempo e una pratica costante, fa scomparire i dolori alla schiena, la sindrome del tunnel carpale e i mal di testa. Ammetto che lo sto sperimentando personalmente, mal di testa in primis.

Ai benefici fisici (scheletrico, muscolare, pelle, circolatorio, nervoso, digestivo, respiratorio, endocrino, escretore) vanno aggiunti quelli mentali, aumentano la capacità di concentrazione / focalizzazione, la memoria, l’intuizione e l’energia vitale. Gli yogi credono che la pratica riesca ad attivare e bilanciare i centri energetici (chakra) permettendo alla forza vitale (prana) di fluire liberamente per tutto il corpo, e quindi incrementando notevolmente la vitalità. Come si diceva, il pranayama  utilizza proprio delle tecniche di respirazione per aumentare l’energia vitale. Un riequilibrio di tutto.

Insomma, con lo yoga la salute migliorerà dalla testa ai piedi.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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