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I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stufano di spiegargli tutto ogni volta. (Antoine de Saint-Exupéry).

CINEMA: VELTRONI, VI RACCONTO I BAMBINII bambini sanno, molto più di noi, più di molti adulti che hanno perso riferimenti, orientamenti e valori. La bocca della verità, la saggezza di chi conosce il mondo ancora troppo poco. Quante volte siamo rimasti esterrefatti e allibiti, spesso imbarazzati, dalla sincerità di figli e nipoti, dalla capacità di dire, a muso duro, verità inascoltate o che non si vogliono sentire. “Beata innocenza”, bofonchiava il nonno messo in difficoltà dall’audace nipotino che aveva dato della befana a un’anziana vicina, sorridendo sotto i candidi e curati baffi. “Beata verità”, sorrideva la mamma che ascoltava il figlioletto che chiedeva tempo al papà. Tempo per stare insieme, tempo per giocare, tempo che non fosse lavoro e fretta di arrivare in orario.
I bambini sanno e le interviste dell’omonimo film di Walter Veltroni ce lo confermano ancora una volta. Italiani, colombiani, filippini, senza distinzione. Un incontro con 39 bambini, tra gli 8 e i 13 anni, che raccontano il nostro tempo. Interrogati sulla vita, l’amore, le loro passioni, il rapporto con Dio, la crisi, la famiglia e l’omosessualità. Molti di loro sono innamorati, e vogliono amare, ma non come lo fanno i grandi. Alcuni non si scandalizzano se si hanno due papà o due mamme, basta che i genitori li amino senza condizioni. Altri hanno perso il conto delle ex mogli di papà o dei fidanzati di mamma, sono confusi sul numero dei fratelli, ma capiscono che due genitori separati sono meglio di due che litigano sempre, quando si cerca di interrompere le grida facendo cadere oggetti e piatti per distrarli. Si confessano i sentimenti, si ricordano nonni uccisi dai terroristi, nei bui anni Settanta, non capendo come si possa togliere la vita a qualcun altro. O anche solo immaginarlo. Pregano a modo loro, si confessano come meglio credono, si prendono per mano senza alcuna remora. Abbracciano e si abbracciano, corrono a perdi fiato, liberi e senza meta, solo per la felicità di correre. Con il vento per amico. Qualcuno spera sempre in un mondo migliore, non è poi tanto difficile. Le loro storie scorrono sullo schermo che non abbandona il filo del pensiero, qualcuno è stato adottato e riportato a nuovo amore. Ferite che si rimarginano, dolcemente, lentamente, gradualmente. Quando i bambini soffrono, soffrono più dei grandi. Non lo capiremo mai abbastanza. Dovrebbero essere loro a insegnare ai genitori come vivere, come basti poco per essere in pace. Piccole preziose perle di saggezza, candore e ingenuità. Con i loro occhi lucenti e trasparenti, con le loro manine che chiamano, i nasini che guardano insù. E invece nessuno li ascolta. Almeno non abbastanza. Dovremo imparare a farlo, perché i bambini sanno. Tutto.

51041I bambini sanno, di Walter Veltroni, Italia, 2015, documentario, 113 mn.

I bambini non sanno quello che non si vuole che sappiano, però guardano, intuiscono, imitano. Non hanno strumenti per ribellarsi, o non li hanno ancora. (Goffredo Fofi)

Il film è andato in onda su Rai Tre giovedì 17 marzo. Riguarda il film

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


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